Si è trattenuto in campo più del previsto agli ordini di Rolando Maran e accanto ai suoi nuovi compagni, ritardando di un’ora la conferenza stampa di presentazione ma dimostrando subito di avere grande voglia di voltare pagina. Primo giorno di scuola da applausi per Radja Nainggolan che, liquidata alla svelta la questione Inter, si è subito concentrato sulla sua nuova realtà. “Lavorerò per dimostrare che si sono sbagliati, ma io su quella scelta non potevo certo farci nulla. Loro hanno voluto prendere quella strada e io ho accettato, anche se ora dovrò impegnarmi al massimo per la mia nuova squadra”. Nessun timore che gli manchino gli stimoli giusti perché oltre che dal punto di vista professionale, la sua scelta è stata dettata anche da una questione di cuore. La moglie Claudia, oltre ad essere una sarda DOC, ha una difficile percorso terapeutico da seguire a causa di un timore che le hanno diagnosticato poche settimane fa e il Ninja non se l’è sentita di lasciarla sola in un momento così difficile. “Credo che certe scelte debbano essere apprezzate ma in ogni caso io sono contento di averla fatta. Un passo indietro per la mia carriera? Io non la vedo così perché anche se il sogno si ogni giocatore è quello di giocare in Champions, puoi avere sempre gli stessi stimoli se stai bene in un altro luogo. E poi non è detto che non ci sia la possibilità di giocarci ancora”. Tommaso Giulini ha costruito un grande Cagliari e ha messo al centro del suo progetto proprio l’ormai ex interista che dovrà impegnarsi al massimo per ripagare la fiducia della società e l’affetto dei suoi tifosi che non lo hanno certo dimenticato a cinque anni di distanza dal suo addio. “Ho trovato qualche vecchia faccia ad Assemini e qualcuno, Conti e Cossu, che ora ha un nuovo ruolo in società. Ma mi ricordavo la strada per arrivare al centro sportivo e questo è già un buon punto di partenza. Sono carico e voglio dimostrare che ancora posso dire la mia. Sarà poi il campo a confermare se posso essere un giocatore di valore o no”. Per lui è già pronta la maglia numero 4, condizione indispensabile perché approdasse in Sardegna, oltre che un ruolo speciale che è stato delineato dallo stesso Giulini. “Lui è il leader di questa squadra perché cinque anni fa c’erano altri giocatori che facevano da esempio. Ora lo sarà lui e lo abbiamo preso per questo. Radja è un giocatore determinante e fa vincere le partite: il nostro obiettivo con lui è proprio quello di vincere più partite possibile e poi al termine della stagione sarà il campo a dire quale sarà il valore della nostra squadra”. I tifosi si aspettano tanto da un Cagliari stellare costruito dal suo presidente e Nainggolan ha sposato in pieno questa voglia di sollevare l’asticella. “Noi partiamo ovviamente per salvarci ma poi vedremo dove possiamo arrivare. Il presidente ha obiettivi ambiziosi e le scelte che sta facendo non possono che confermarlo, quindi ci ha messo molto poco a convincermi e io sono qui proprio grazie a questo. Poi ovviamente anche il resto mi ha condizionato – conclude il belga, ex romanista – ma già dalla prima telefonata la voglia del presidente di creare un qualcosa di grande nell’anno del centenario del club, ha fatto la differenza”.
NAINGGOLAN TORNA A CASA “FARO’ RICREDERE L’INTER”
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