MUSUMECI “GESTIONE SANA FINANZE REGIONE”

“Sono notizie improntate al terrorismo psicologico. Credo che la politica debba essere improntata a grande senso di responsabilità, ecco perché al governo regionale sembrava giusto dare qualche elemento di chiarezza. Lo facciamo con la serenità che voi conoscete e con la consapevolezza che nei momenti di difficoltà la politica deve sapere offrire soluzioni e non tentare vergognose speculazioni”. Lo ha detto il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, nel corso di una conferenza stampa convocata, a Palazzo d’Orleans, a Palermo, per illustrare le condizioni del bilancio della Regione siciliana.

“Abbiamo nominato un esperto di caratura nazionale per fare emergenze i residui non accertati nel passato e avviare con la Corte dei Conti il definitivo risanamento del bilancio della Regione”, ha annunciato Musumeci.

“Il disavanzo della regione è di 7,3 miliardi, il frutto di circa 30 esercizi finanziari e non negli ultimi tre anni”, ha spiegato, Musumeci, che ha aggiunto: “Con la delibera dell’8 agosto abbiamo risposto alla richiesta della Corte dei Conti e abbiamo accertato un maggiore disavanzo per circa 400 milioni di euro, partite passate e relativi a capitoli di spesa sanitari”.

“C’è una gestione sana della finanza della regione, che ha mostrato una inversione di tendenza – ha evidenziato Musumeci -. Tre agenzie di rating hanno attestato la regolarità della gestione finanziaria del governo Musumeci”.

Il problema del maggiore disavanzo di 400 milioni di euro che ha bloccato le spese anche del ‘collegato’ risale alla piena applicazione del decreto 118 del 2011 sull’armonizzazione contabile degli Enti locali. “All’articolo tre si prevedeva che gli enti dovessero adeguare residui attivi e passivi al 1 gennaio 2015”, ha spiegato il presidente Musumeci.

“Questo il nodo della questione – ha aggiunto -, se nel 2015 si fosse fatto quello che era dovuto e necessario oggi non saremmo nella condizione in cui siamo”. “Nel 2015 il presidente della Regione era deputato dell’opposizione e presidente della commissione antimafia regionale”, ha ricordato Musumeci, sottolineando: “Noi non sostenevamo quel Governo che avrebbe dovuto applicare il 118”.

“In buona sostanza la Regione Siciliana – ha aggiunto il Governatore – avrebbe dovuto cancellare tutte le entrate e le spese iscritte al bilancio solo sulla carta e spalmare su trenta anni il disavanzo. Questo è accaduto solo in minima parte. E questa omissione ha determinato che i residui cancellati non potranno più essere spalmati in trenta anni. E’ un danno infernale”.

“Se nel 2015 quel Governo avesse fatto il proprio dovere – ha evidenziato ancora il Presidente – noi oggi avremmo spalmato per tre decenni quel debito e non avremmo ulteriormente appesantito il bilancio della regione”.

“La vicenda finanziaria non si può ascrivere a questo governo. Si tratta di trenta anni di mala gestione delle finanze regionali. Nessuno può dire io non c’entro e riguarda tutti: centro destra e centro sinistra”, ha aggiunto ancora Musumeci.

 

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]