MOVIMENTI IN VETTA, MILAN FERMATO, NAPOLI KO E INTER DA SOLA IN TESTA

Tutto pro-Inter e Atalanta. Clamorosa vittoria dell’Empoli corsaro al Maradona. Alla vigilia di Milan-Napoli, partita che rappresenterà forse uno spartiacque quasi alla metà della stagione, ci sono quattro squadre che possono correre per lo scudetto (Inter, Milan, Atalanta e Napoli); c’è poi il gruppo di chi mira all’Europa (Fiorentina, Juve e le romane), poi il corposo plotone che comprende le “comparse” (belle e brutte) della commedia pallonara e quattro squadre che lottano per restare in A (una sola si salverà): Spezia, Cagliari, Genoa e Salernitana. Lo dice la classifica. Salvo miracoli, che talvolta (ma assai raramente) si verificano. E si profila la Coppa d’Africa che porterà via parecchi giocatori. La verità è che ci sono squadre chiaramente inadeguate e le figure(acce) nelle Coppe sono frequenti. Questa terz’ultima giornata d’andata, ha detto: a) che l’Inter può tornare a vincere lo scudetto. La squadra di Inzaghi è prima, ha preso velocità, ha segnato già 43 gol in campionato, ha travolto il povero Cagliari nonostante le paratissime di Cragno. Ovviamente il cammino è lungo, ma per adesso è così. Lautaro due gol, Sanchez ottima prestazione, cinque vittorie di fila.
b) che il Milan, al terzo pareggio stagionale in campionato, ha parecchi punti deboli (Pioli “Errori in difesa”). La retroguardia, sul gol di Beto (il settimo), si è dissolta. E l’attacco, rimaneggiato, è stato salvato da un gol di Ibrahimovic (300,mo nei campionati top) in extremis contro un’Udinese che, cambiato allenatore, è passata nelle mani del globe-trotter Cioffi mostrando notevole nerbo. Alla fine rissa con espulsione di Success. Ma al tirar delle somme, chi ci ha rimesso è stato il Milan che ha perso il primato;
c) che l’Atalanta ha vinto al Bentegodi, dove era passata solo l’Inter: il Verona era andato avanti con Simeone, ma pian piano la superiorità della squadra del Gasp (sesto successo consecutivo) è venuta fuori. Ora è in piena corsa scudetto. Il Napoli ha attaccato a tutto spiano contro l’Empoli, ma nel primo tempo è rimasto all’asciutto. Recuperati Insigne e Anguissa, la squadra dello squalificato Spalletti ha corso anche qualche pericolo ed è andato sotto con un gol di Cutrone. Si sapeva che fuori casa i toscani sono pericolosi…Napoli 13 pali in stagione. Brutta sconfitta, soprattutto per il morale.
La Fiorentina ha fatto un boccone della Salernitana per la propria forza, perchè ha un Vlahovic che ha già fatto 15 gol (è a -1 da CR7 nell’anno solare), mentre i campani non segnano (quasi) mai: solo 11 le reti realizzate e la difesa è fra le peggiori (37 subite). I viola sono sempre più quinti, hanno staccato la Juve, giocano spesso bene e Italiano è una rivelazione in panchina. Anche la squadra bianconera ha sofferto e perso terreno a Venezia. La squadra di Allegri si è fatta raggiungere da Aramu, dopo il gol di Morata. Il tecnico della Signora: “Buttati due punti”. Intendiamoci: ai bianconeri non son mancate le occasioni, ma – come sostiene il loro allenatore – non realizzano per quanto creano. Così non è arrivata la terza vittoria consecutiva in campionato. Per di più, la Juve ha perso Dybala ancora infortunato. Ora lagunari sono a sei punti dal blocco di coda. Nel Monday Night, Roma-Spezia. I giallorossi affronteranno la difesa-gruviera dello Spezia (36 gol subiti), recupereranno Abraham e Karsdorp, squalificati invece Mancini e Zaniolo. Lo Spezia di Thiago Motta rischia di essere coinvolto definitivamente nella lotta per evitare la serie B. Arbitrerà Prontera.
La Lazio aveva segnato subito con Zaccagni sul campo del Sassuolo, ma Berardi e Raspadori hanno ribaltato il risultato. La squadra di Sarri più lontana dall’Europa che conta. Sassuolesi ammazzagrandi (e medie). Espulso Ayhan e incrocio dei pali di Basic. Il Torino ha ricominciato a vincere, in casa, dopo tre giornate non molto positive. Son tornati i gol granata. Il Bologna (secondo ko) ha fatto un passo indietro in classifica: le speranze d’Europa vanno e vengono, per i rossoblù. Infine, questa giornata ha detto che il Genoa potrà cambiare allenatore quanto vuole, ma cosa può fare il povero Shevchenko se i giocatori sono quelli che sono? Dei dieci punti dei rossoblu in classifica, nove li ha fatti Ballardini. La Samp ha vinto facilmente il derby, evitando una crisi che si profilava anche per le vicende societarie. Ora prepariamoci spiritualmente alle mille parole su Milan-Napoli.
(ITALPRESS).

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