MOTOGP: LA PIOGGIA CANCELLA SILVERSTONE

La pioggia costante, ma soprattutto il nuovo asfalto di Silverstone che non drena, ha costretto gli organizzatori del Gran Premio di Gran Bretagna ad annullare la gara di MotoGP, Moto2 e Moto3. Una decisione storica che è figlia della richiesta di sicurezza da parte dei piloti, soprattutto dopo quanto accaduto allo sfortunato Tito Rabat in Curva 7 nel corso della quarta sessione di prove libere di sabato, con l’infortunio alla gamba destra all’altezza della tibia, del perone e del femore. Il pilota del team Avintia, è stato operato con successo all’ospedale di Coventry e già cammina con l’apporto di un girello. Il dodicesimo appuntamento in calendario del Motomondiale, quindi, si conclude con la cancellazione di tutte e tre le gare in programma al termine di una lunga domenica di rinvii, riunioni e sopraluoghi che alla fine, hanno portato all’amara decisione. Giove Pluvio ha scaricato tanta acqua su una pista che è letteralmente annegata. Le situazioni meteo e la condizione non sicura dell’asfalto avevano già portato gli organizzatori già ieri ad anticipare alle 12.30 italiane la gara della classe regina per evitare le forti precipitazioni che avrebbero caratterizzato il pomeriggio britannico. Ma dopo i warm up delle tre classi, svolti però ad ordine invertito, la speranza di dare il via al programma della domenica con la MotoGP svanisce per la pioggia abbondante che obbliga a posticiparla in attesa di una schiarita. Ma l’intensità delle precipitazioni non diminuisce e le tante riunioni tra piloti, Direzione Gara e circuito, intervallate da continue ispezioni al tracciato hanno portato prima a diversi slittamenti della corsa e infine alla definitiva cancellazione. Decisione che, ovviamente comprende anche le altre due classi. Poco dopo è toccato a Mike Webb, direttore gara, Franco Uncini, responsabile sicurezza del GP, e Loris Capirossi, rappresentate di Dorna della direzione gara spiegare in conferenza stampa gli avvenimenti. “Una pioggia eccezionale, la troppa acqua sulla pista e l’asfalto che in alcuni punti non drenava hanno portato a questa decisione”, dice Webb. “Tutto tenendo in conto la cosa più importante, la sicurezza. Abbiamo fatto il possibile per fare in modo di correre, non volevamo cancellare le gare ma la nostra priorità è quella di far correre i piloti senza ulteriori rischi. Anche quando la pioggia ha cessato di battere sulla pista abbiamo continuato a parlare. La possibilità di correre domani era stata ventilata e presa in esame ma era impossibile. Potevamo correre solo oggi ma le condizioni oggettive non lo hanno permesso”, prosegue Webb parlando della causa principale di questa cancellazione, la pioggia unita al nuovo asfalto che a quanto pare non drena correttamente l’acqua in alcuni punti. “È stata una decisione amara e difficile. Abbiamo fatto tanta esperienza qui con così tanta acqua è stato difficile. È stato un problema ricollegabile alla superfice”. Sul tracciato e sull’asfalto parla poi Uncini: “Abbiamo discusso ieri delle modifiche da apportare al tracciato. Dobbiamo aspettare per capire bene le cause, ma la pista sarà sistemata riasfaltata”. “Abbiamo pensato alla sicurezza”, dice Capirossi. “Abbiamo organizzato una riunione nella quale i piloti hanno esposto la loro. Siamo stati in continuo contatto con i team e ogni 30 minuti abbiamo fatto dei sopralluoghi per capire se la situazione migliorava. La decisione di cancellare le corse viene anche da loro”. In merito alla convocazione di team e piloti ha fatto registrare anche un piccolo giallo, con la Ducati che ha affermato di non essere stata avvisata della riunione. “Io non sono stato informato del meeting” ha detto il responsabile del team in rosso Davide Tardozzi ai microfoni di Sky MotoGP, al quale si è aggiunta la voce di Andrea Dovizioso: “Io non sono stato chiamato alla riunione” dice. “Forse alcuni piloti sono voluti andare a dare la loro impressione e altri hanno visto in televisione che andavano verso la Irta e si sono aggiunti. Non sono sicuro di questo ma mi sembra una gestione abbastanza strana. Se è andata veramente così bisognerebbe organizzarla meglio, indipendentemente dal fatto che oggi non c’erano le condizioni per correre”. Alla riunione, però, ha preso parte l’altro pilota Ducati, Jorge Lorenzo. “Oggi c’è stata molta pioggia e ancora sta piovendo e  con il problema del drenaggio dell’asfalto la maggioranza dei piloti ha deciso insieme con la direzione gara che non offriva condizioni buone per correre e unanimenente si è deciso di cancellare il Gran Premio” ha affermato il mallorchino a Sky che ha spiegato, quindi, perchè non si è deciso di attendere ancora per dare il via alla gara. “La temperatura dell’asfalto a quest’ora è già molto bassa e si sarebbe abbassata ulteriormente e, poi, nessuno ci assicura che durante la gara poteva cadere molta acqua nelle curve 7 e 8 perchè l’asfalto non è stato fatto bene. “Mi sarebbe piaciuto correre con l’asciutto o con un asfalto più drenante” conclude Lorenzo.
(ITALPRESS).

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