Morto il regista Giuliano Montaldo, aveva 93 anni

TORINO - ANTEPRIMA STAMPA DELLA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELLA RETROSPETTIVA 'CAVALCARONO INSIEME - 50 ANNI DI CINEMA E TELEVISIONE IN ITALIA', CON GIULIANO MONTALDO (TORINO - 2004-10-08, Giorgio Perottino / Mediamind Me) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – E’ scomparso all’età di 93 anni il regista Giuliano Montaldo. Nato a Genova il 22 febbraio del 1930, lascia la moglie Vera Pescarolo – figlia dell’attrice drammatica Vera Vergani – e la figlia Elisabetta. Oltre a stare dietro la macchina da presa, Montaldo era stato anche sceneggiatore e attore, recitando in due film di Carlo Lizzani: Achtung! Banditi! del 1952 e Cronache di poveri amanti del 1954. Il suo esordio come regista con “Tiro al piccione” nel 1961, seguito nel 1965 da “Una bella grinta”. Successivamente realizzò una trilogia sul potere: militare con “Gott mit uns” del 1970, giudiziario con “Sacco e Vanzetti” dell’anno dopo e religioso con “Giordano Bruno” del 1973. Tornò al tema della resistenza con “L’Agnese va a morire” del 1976. Per lui anche una parentesi come regista per la televisione con “Circuito chiuso” del 1978 e il colossal “Marco Polo” del 1982. Il ritorno al cinema nel 1987 con “Gli occhiali d’oro” e “Il giorno prima”. Nel 1989 diresse “Tempo di uccidere”, “I demoni di San Pietroburgo” nel 2008 e “L’industriale” nel 2011. Tra i premi ricevuti il David di Donatello alla carriera nel 2007 e nel 2018 come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione in “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni. I funerali, per scelta della famiglia, si svolgeranno in forma privata.

Foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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