“Le aree di montagna della Sicilia vivono una condizione di grande disagio – affermano in una nota i componenti del comitato regionale promotore delle ZFM -. È urgente, quanto mai, che le istituzioni regionali adottino misure di fiscalità di sviluppo coerenti con il disposto dello Statuto della Regione Siciliana. Il primo passo è stato fatto dall’ARS con l’approvazione in aula delle disposizioni concernenti l’istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia”.
Il 10 febbraio a Palazzo dei Normanni si terrà un tavolo sull’argomento: “sarà l’occasione per fare incontrare la deputazione nazionale con il comitato regionale pro ZFM e i sindaci – si legge in una nota -. Cercheremo, con l’aiuto degli esperti coinvolti, di far comprendere che lo Stato non ha alcuna competenza, la Regione Siciliana ha tra le sue prerogative anche quella di potere introdurre misure di fiscalità di sviluppo nei limiti e con le condizioni derivanti dalla sua autonomia impositiva. Non abbiamo più intenzione di aspettare, un solo giorno, alcun livello istituzionale. Statuto, disposizioni, norme, sentenze e non ultimo le norme di attuazioni dello Statuto – delibera di Giunta Regionale 197/2018 – disciplinano e interpretano espressamente i bisogni dei resilienti delle aree di montagna individuate dall’ARS. È il tempo dell’azione e di compiere scelte politiche coraggiose”.
A introdurre il dibattito – che farà il punto sulla situazione, in seguito al’approvazione del disegno di legge 641 del 17 dicembre 2019 concernente l’istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia – sarà il coordinatore delle ZFM Vincenzo Lapunzina, a moderarlo il giornalista de “Il Sole 24 ore” Francesco Mercadante.
Interverranno alla tavola rotonda il dottore commercialista Riccardo Compagnino, il docente universitario di Diritto Tributario Angelo Cuva, già componente della commissione paritetica Stato-Regione, il Consigliere di Presidenza Anci Sicilia Antonio Rini e il Presidente dell’Ars Gianfranco Micciché.