MILANO (ITALPRESS) – Nell’ambito di attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica e condotta con il supporto dei finanzieri del Comando Provinciale di Milano, è stata presentata tra il 22 e 23 maggio scorsi al Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Milano la richiesta di rinvio a giudizio e contestazione dell’illecito amministrativo dipendente da reato nei confronti di 22 persone, imputate per i reati di associazione a delinquere e frode fiscale, e di 7 società. Le investigazioni hanno permesso di scoprire una frode carosello Iva nel settore della Grande Distribuzione Organizzata, attuata con l’emissione e l’utilizzo di fatture false per 1,8 miliardi di euro da parte di una articolata rete di società italiane ed estere, nonchè di quantificare l’evasione d’Iva da parte delle società coinvolte per un importo pari ad oltre 260 milioni di euro. In tale contesto, nel settembre 2022, era stata già data esecuzione a una ordinanza di applicazione di misure cautelari personali (arresti domiciliari e divieto di esercitare imprese e uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese), emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Milano, nei confronti di 13 persone. Lo stesso Giudice aveva inoltre disposto il sequestro preventivo di oltre 260 milioni di euro, pari all’ammontare dell’imposta evasa, nei confronti di 15 società nonchè, per equivalente, nei confronti delle persone fisiche indagate dei rispettivi reati tributari. Allo stadio attuale è stato già emesso nel dicembre 2022 un decreto di giudizio immediato per 8 persone destinatarie delle misure cautelari personali da parte del Gip., 7 delle quali hanno avanzato istanze di definizione del procedimento con rito abbreviato e una ha avanzato richiesta di applicazione pena, istanze per cui è stata disposta dal Gup. la fissazione dell’udienza per il giorno 26 settembre 2023. Sono stati inoltre recuperati circa 123 milioni di euro, sia a seguito di sequestro (per complessivi 35 milioni di euro circa con riguardo al denaro e agli strumenti finanziari), sia a seguito della completa definizione di accordi con l’Agenzia delle Entrate e al conseguente pagamento del debito erariale da parte delle principali imprese della Gdo coinvolte. Sono stati anche sequestrati beni immobili e mobili per un valore complessivo di circa 1,3 milioni di euro.(ITALPRESS).
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