BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Quanto sta accadendo in questi giorni sulle nostre coste dimostra che la soluzione è limitare le partenze, intervenendo in Europa, assicurando controllo dei confini e gestione legale dei flussi. Lo abbiamo già proposto in Ue all’interno dei lavori di riforma del regolamento di Dublino, alla quale sto lavorando, e continuiamo a dirlo: vanno creati centri di gestione delle domande di asilo nei paesi del Nord Africa, con gestione Ue, per evitare partenze della speranza, morti e condizioni pessime di accoglienza, come quelle viste a Lampedusa durante tutta l’estate”. Così in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare siciliana della Lega, coordinatrice Id in commissione Libe. “Serve un piano Ue volto ad azzerare gli sbarchi e riconoscere l’ingresso in Europa solo a chi ne ha diritto. Non possiamo accogliere indiscriminatamente, peraltro in un momento di grave crisi per famiglie e imprese. È arrivato il tempo di decidere e tutti in Europa devono fare la propria parte – aggiunge -. Il ministro Piantedosi ha ereditato dalla sinistra una situazione ingestibile e sta facendo quanto promesso agli italiani dalle forze di governo. I territori, lo dico da siciliana, sono stati i primi a fare le spese del disastro Lamorgese: Piantedosi si è appena insediato e ha già fatto capire il cambio di rotta, con navi Ong che stanno già evitando di partire”.
“Lasciamo lavorare il nuovo Governo, servirà attendere per superare anni di cattiva gestione del fenomeno, affinché i territori possano beneficiare delle nostre proposte, che prevedono anche un rafforzamento della dimensione esterna. L’Ue deve dare risposte e non può pensare di continuare a ignorare gli sforzi dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, e proporre delle soluzioni, non solo a parole. In questa direzione il nostro lavoro in commissione Libe andrà avanti ancora più determinato”, prosegue.
– foto ufficio stampa Annalisa Tardino –
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