LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il primo ministro maltese Robert Abela ha descritto la politica di rimpatrio di Malta come uno dei “più grandi successi nella politica sull’immigrazione”. Abela ne ha parlato con i giornalisti dopo la riunione del Consiglio Europeo a Bruxelles. Riferendosi a un incontro con un gruppo di altri leader, tra cui la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, a margine del vertice, il primo ministro maltese ha definito “incoraggiante vedere 10 Stati membri concordare sulla strada da seguire”.
L’Unione Europea starebbe valutando dei piani per rafforzare le sue politiche contro l’immigrazione irregolare il prossimo anno.
Una nuova bozza di direttiva sui rimpatri potrebbe essere distribuita agli Stati membri già a febbraio, con nuove regole di espulsione e la possibilità di ordinare ai migranti di registrarsi presso centri al di fuori dell’UE, secondo Politico.
Tali centri si sono tuttavia rivelati controversi e hanno dovuto affrontare sfide legali. Lo scorso mese, i giudici italiani hanno respinto la detenzione di un gruppo di migranti nei centri gestiti in Albania.
Il premier maltese ha parlato anche del conflitto in Ucraina e ha sottolineato la necessità di una “dose di realismo” mentre chiedeva una fine del conflitto tramite la diplomazia. “E’ scaduto il tempo per la narrazione di vincitori e vinti. La fine di tutti i combattimenti è l’unica vittoria che conta in Ucraina”, ha detto, aggiungendo che il mandato imminente del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dato una dimensione diversa alla situazione in Ucraina. Pur sottolineando che l’Ucraina non deve rinunciare a nessuna parte della sua sovranità, Abela ha detto che “dopo tre anni di guerra, se non adottiamo un approccio diverso, avremo altri anni di guerra che non ci porteranno da nessuna parte”.
– Foto Department of Information Malta –
(ITALPRESS).