“Un barattolo di pillole, di vitamine per la ripartenza. Una antologia di pensieri sullo sport: non un libro di discorsi, ma spunti di riflessione, vitamine spirituali e morali per la ripartenza”. Monsignor Melchor Sanchez de Toca, sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura, presenta così “Mettersi in gioco. Pensieri sullo sport” (pag. 124; Euro 5,00), edito dalla Libreria Editrice Vaticana – Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, con il patrocinio di Athletica Vaticana. Una manuale che suggerisce la possibilità di vivere lo sport, ma anche la vita stessa, secondo le indicazioni concrete di un coach d’eccezione: Papa Francesco. Il libro, realizzato con uno stile semplice e diretto tipico del magistero di Papa Bergoglio, raccoglie i pensieri del Pontefice tratti dai suoi discorsi più significativi agli sportivi e da lui stesso condivisi nelle molteplici occasioni che lo hanno visto insieme ad atleti: grandi campioni, donne e uomini con disabilità fisica o intellettiva, ma anche bambini e giovani delle periferie della vita. Papa Francesco evidenzia spesso come la pratica sportiva educhi al gioco di squadra, “ad essere leali, onesti, a coltivare la semplicità, il senso di giustizia, l’autocontrollo, tutte virtù non solo di chi fa sport ma più propriamente dell’uomo”.
Alla presentazione del “manuale”, nella suggestiva cornice dello stadio “Nando Martellini” tra la bellezza delle Terme di Caracalla e l’universalità della sede della Fao, hanno partecipato il presidente del Coni Giovanni Malagò e il numero uno del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli. “L’iniziativa di questo libro ci rende molto orgogliosi – ha sottolineato Malagò – Non sono nessuno per dare un giudizio sull’operato del Santo Padre, ma una cosa voglio dirla: ho incontrato tante volte Papa Francesco e immaginare una persona più disponibile e attenta alle istanze del nostro mondo secondo me è impossibile”. “Questo libro non è solo la testimonianza dei valori tradizionali dello sport – ha rimarcato Pancalli – ma mette in luce la sua funzione come strumento di crescita, nella formazione dei bambini e dei ragazzi. Il Papa mi ha colpito nella semplicità con cui dice le cose: per lui abbiamo scelto una parrocchia per i Giochi di Rio2016, un piccolo gesto nato da una affermazione del Santo Padre con l’obiettivo di lasciare qualcosa. E da oggi, con questo testo, il Papa diventa il nostro coach, il tecnico dello sport italiano”.
Le citazioni raccolte nel libro, selezionate da Lucio Coco e proposte in un formato tascabile e accessibile a tutti, sono la base per un allenamento spirituale e una vera e propria bussola per tutti coloro che intendono orientarsi nella ricerca delle motivazioni più autentiche della propria passione. Lo confermano le tre testimonianze, che fanno da prefazioni alle parole del Santo Padre, firmate da Francesco Totti, dalla ex maratoneta kenyana Tegla Loroupe (responsabile del Team dei rifugiati del Comitato Olimpico Internazionale) e da Alex Zanardi che ha inviato il suo contributo poco prima del grave incidente. “Vorrei sintetizzare il messaggio di questo libro in due concetti – ha osservato Melchor Sanchez – Innanzitutto la Chiesa ha bisogno dello sport. Di uno sport educativo, culturale e spirituale, integrato nei processi formativi della Chiesa, come hanno capito i grandi oratori come Don Bosco e Don Pino Puglisi. Ma allo stesso tempo lo sport ha bisogno della Chiesa: non perché vogliamo dettare le regole ma perché, con l’esperienza, l’umanità e la saggezza che viene dal Vangelo, vogliamo aiutare lo sport, insieme alle grandi tradizioni religiose dell’umanità, con un supplemento di valori. Un barattolo di vitamine per la ripartenza”. Peraltro “Mettersi in gioco” si inserisce nel progetto “We Run Together”, lanciato da Papa Francesco lo scorso 20 maggio e affidato ad Athletica Vaticana che ha appena portato a termine un’asta di beneficenza sportiva volta a contribuire attivamente alla lotta contro il Covid-19: nel 2021, se le condizioni sanitarie lo consentiranno, organizzerà un Meeting inclusivo di atletica leggera nel Centro sportivo delle Fiamme Gialle a Castelporziano.