Leo Messi e Megan Rapinoe sono i miglior calciatori del 2019. All’argentino del Barcellona e all’americana campione del Mondo è andato infatti il premio Fifa Best Awards, andato in scena questa sera alla Scala di Milano. In un capoluogo lombardo tirato a lucido, dopo un green carpet stellare, sul palco scaligero, oltre a Messi (vincitore a sorpresa, in quanto tutti si aspettavano un riconoscimento per Virgil Van Dijk) e alla Rapinoe, sono stati premiati l’ungherese Daniel Zsori, che si è guadagnato il “Puskas Award 2019” per il gol più bello, il tecnico del Liverpool Jurgen Klopp e il portiere della sua squadra Alisson. In campo femminile, oltre alla Rapinoe, sono state premiate il ct della Nazionale Statunitense campione del Mondo Jill Ellis e il portiere dell’Olanda vice campione del Mondo Sari Van Veenendaal. Il premio per il miglior tifoso è andato a Silvia Grecco, la donna che descrive allo stadio tutte le partite del Palmeiras al figlio Nicholas non vedente.
Il Fair Play Award è stato invece assegnato a Marcelo Bielsa, allenatore del Leeds, assente alla premiazione, che ha ordinato alla sua squadra di prendere appositamente un gol, dopo aver segnato con un giocatore a terra nella partita contro l’Aston Villa, poi conclusasi sul punteggio di 1 a1. Infine la top Undici, che per gli uomini ha visto la presenza di Alisson in porta, De Ligt, Sergio Ramos, Van Dijk e Marcelo in difesa, Luka Modric e De Jong a centrocampo, e in attacco Mbappé, Leo Messi e Hazard e Cristiano Ronaldo. Sari Van Veenendaal, Lucy Bronze, Wendie Renard, Nilla Fischer, Kelley O’Hara, Amandine Henry, Julie Ertz, Marta, Rose Lavelle, Megan Rapinoe e Alex Morgan sono invece le undici migliori giocatrici del 2019, scelte all’interno di una rosa di 50 giocatrici, tra le quali l’unica candidata era il capitano della Nazionale italiana Sara Gama. Assente alla cerimonia Cristiano Ronaldo, ufficialmente per rimanere a Torino a curarsi per l’infortunio che gli farà saltare la trasferta di domani di Brescia, ma non nuovo a disertare appuntamenti del genere.
Nel corso della serata, unanime l’appello del mondo del calcio contro il razzismo, con il presidente della Fifa Gianni Infantino che ha intimato “a lottare contro il razzismo e non solo parlarne, togliendocelo di mezzo sia dal calcio che nella società, sia in Italia che nel resto del mondo”. Megan Rapinoe, la quale si è detta ispirata dalla reazione di Koulibaly e Sterling nella sua lotta al razzismo, ha invece detto che “se vogliamo veramente cambiare le cose tutti dobbiamo arrabbiarci contro il razzismo”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il ct della Nazionale Roberto Mancini, che a margine aveva detto: “In Italia non si vuole imparare. Continuiamo a lavorare perché non accada più”.