L’auto come uno smartphone su ruote. Così aveva pronosticato addirittura tre anni addietro Dieter Zetsche, Ceo Mercedes. E così la quarta generazione della compatta Mercedes Classe A è diventata tale. Un modello, come si evince dall’eloquente spot pubblicitario, che intuisce il linguaggio umano. Via i tasti fisici, “lavorano” due mini “touchpad” sul volante ed un terzo sistemato sul tunnel centrale. Numerose le icone scorrevoli sul fondo blu su un navigatore ancora più chiaro, in grado, ad esempio, agli incroci di sovrapporre le frecce alle immagini riprese dalle telecamere frontali. Questa “logica” in casa Mercedes l’hanno chiamata Mbux (Mercedes Benz User Experience) e la Classe A intuisce il linguaggio di chi siede al volante. Non è più necessario impostare la meta o dettare l’indirizzo, ma basta dire “portami all’hotel, o al ristorante”. Questo è possibile grazie all’intelligenza artificiale che recepisce anche le inflessioni dialettali del driver. Ma c’è anche la funzione della chiave digitale che permette di condividere la propria auto con amici o parenti e qui entrano di scena, ormai scontato, le app. Al lancio sono disponibili l’A 180 d Automatic, 116 cv (29.900 euro), le versioni benzina A 200 da 163, cambio manuale (30.029.00 euro), l’A 200 Automatic, 163 cv, (32.171.00 euro) e l’A 250 Automatic, 224 cv (38.690 euro). Consumi da 4,5 a 6,2 litri x 100 km, velocità da 202 a 250 orari, emissioni di C02 da 118 gr/km a 149 gr/km. Il 1.3 ha anche la disattivazione di due dei quattro cilindri per ridurre i consumi.
Il più piccolo e il diesel sono prodotti in joint venture da Mercedes e Renault. Altri ne sono stati annunciati, compresi quelli delle versioni elettrificate, ibride plug-in ed elettrica EV, oltre alla versione AMG, attesa nel 2019, e alla trazione integrale 4Matic (disponibile in autunno). Lunga la lista degli accessori a disposizione, di serie o extra. Fino a maggio verrà omaggiata ai clienti la strumentazione da 10″. Gli allestimenti comprendono Executive, Business, Sport, Premium. E’ più lunga di 12 cm per 4,419 m complessivi, larga 1,796 m (+ 16 mm), alta 1,440 m (+ 6 mm) dispone di un vano bagagli cresciuto di 20 cm per complessiva capacità di 370 litri (estendibile fino a 1200 litri). Più spazio dietro (+ 22 mm) per le spalle, per i gomiti (+ 36 mm) e per la testa (+ 8 mm), anche davanti è migliorato lo spazio. Per il debutto stradale nazionale un lungo percorso Bari-Napoli abbiamo apprezzato le qualità del modello sia a livello di prestazioni, che di comfort, sicurezza. Sfoggia un look più maturo e che sarà comune alle altre future Mercedes. Cambio di passo nell’abitacolo: spiccano due enormi schermi proposti in tre varianti, di serie già sul modello entry level: da 7+7″, da 7+10″ e da 10+10″. Tutto per interagire con chi si siede al volante. Ma in barba ai detrattori del gasolio il 1.5 sembra su misura per questa Classe A. Non vanno tralasciate le suggestioni sportive che si apprezzano su strada, come la sensazione di leggerezza dello sterzo, la guidabilità piacevole (sul nostro mercato c’è la possibilità di avere l’assetto ribassato di 15 cm). La Classe A è la prima delle otto compatte della Stella che si profilano all’orizzonte. Poi toccherà alla Classe B, ad una nuova berlina a tre volumi, alle Classe CLA e CLA Shooting Brake e GLA. Quindi, per concludere, un Suv e un Coupè 3 porte. La Classe A appare più slanciata e acquattata sull’asfalto e sembra, perfino, più larga da dietro in virtù della fanaleria orizzontale.
(ITALPRESS).
MERCEDES CLASSE A, SMARTPHONE SU RUOTE
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