“Fratelli d’Italia non è disponibile a parlare d’altro che non sia un governo a trazione centrodestra, un governo a guida centrodestra, crediamo che l’incarico vada conferito a a Matteo Salvini, non siamo per far parte di un governo che non tenga compatto il centrodestra, non accettiamo veti”. Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Le nostre condizioni sono: governo a guida centrodestra e che tenga compatto il centrodestra, per arrivare alla cosa che ci interessa di più, i programmi – ha aggiunto Meloni – e poi le proposte di contratto le dovrebbe fare chi è arrivato primo, non chi è arrivato secondo”.
“Noi non siamo disposti a sostenere un governicchio che nasca e duri con la scusa della legge elettorale, piuttosto che avere un altro governo Gentiloni, siamo disponibili a tornare alle urne – ha proseguito -. Questa mattina il gruppo di Fdi alla Camera ha depositato una proposta di modifica alla legge elettore che prevede l’ introduzione di un premio di maggioranza, 40% o 37% un articolo che si può approvare in tre ore”.
“Siamo disponibili ad aprire un dialogo, per la formazione del nuovo governo, con forze progressiste e riformiste, escludiamo un dialogo con il centrodestra. Non facciamo riferimento alle forze, per noi il problema è sempre sui contenuti. Sappiamo già che con il centrodestra ci sono differenze sostanziali”, ha detto il senatore di Leu Pietro Grasso.
“Dialogo con il M5S? Noi parliamo di temi, se il M5S li affronta in modo condivisibile avrà il nostro sostegno, in fondo si tratta dei nostri temi, non dei loro”, ha sottolineato Grasso.
“Per noi sarebbe molto importante un governo che condivida i valori europei e che abbia l’obiettivo di tutelare le minoranze linguistiche. Confidiamo nella saggezza ed esperienza del presidente Mattarella per la formazione di un governo che rispetti questi valori”, ha detto Juliane Unterberger, presidente del gruppo Per le Autonomie in Senato.
In mattinata la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il presidente della Camera Roberto Fico, avevano aperto al Qurinale le consultazioni con il capo dello Stato.
Presso lo Studio della Vetrata, come di consueto, il presidente della Repubblica si è prima intrattenuto per circa 40 minuti con la seconda carica dello Stato, per poi dare spazio all’esponente del M5S che si è intrattenuto per uno scambio di pareri per una ventina di minuti.
Fico uscendo non ha rilasciato come da tradizione dichiarazioni e ha salutato la stampa: “buongiorno e buon lavoro a tutti”.
Poi è stata la volta del presidente emerito e senatore a vita Giorgio Napolitano, che si è trattenuto per circa 30 minuti a colloquio con Mattarella. Ai giornalisti che gli chiedevano se avrebbe rilasciato una dichiarazione, ha risposto: “non mostrate sorpresa”, per spiegare che è consuetudine istituzionale non commentare al termine dei colloqui.