Mediterraneo centrale, trenta migranti in difficoltà

Lampedusa - Italy. Lampedusa - October 21, 2023 This morning, the crisis hotline Alarm Phone was informed about a boat in distress at sea. Around 300 people were on an overcrowded fishing trawler between Tunisia and Lampedusa. In adverse weather conditions and up to 28 knots of wind (50 km/h), RESQSHIP’s sailing ship Nadir was the only available asset of the civil fleet and set off for the given position. Together with the reconnaissance aircraft Seabird of the NGO Sea-Watch, the Nadir found the heavily overcrowded fishing boat around 4 pm. The boat originally had departed from Libya. Since then, the Nadir has been accompanying the boat towards Lampedusa. (Lampedusa - 2023-10-23, Friedhold Ulonska/ROPI) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

LA VALLETTA (MALTA) (MNA/ITALPRESS) – L’ONG Alarm Phone ha allertato le autorità riguardo a un gruppo di 30 migranti su una barca alla deriva. “Riferiscono che non possono proseguire perché il motore e la bussola si sono rotti”, ha dichiarato Alarm Phone sulla sua piattaforma X. La ONG ha sollecitato un’operazione di salvataggio immediata nel mar mediterraneo al largo della Libia poiché ci sono persone in acqua. Nel frattempo, l’organizzazione umanitaria italiana Mediterranea ha esortato la Corte penale internazionale (CPI) a indagare sul ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi per il suo ruolo nel riportare in Libia i migranti intercettati nel Mediterraneo, una pratica che secondo la ONG viola le Convenzioni di Ginevra sulla protezione dei rifugiati. Ciò avviene mentre crescono le critiche contro le politiche migratorie dell’Italia, che secondo i gruppi per i diritti mettono in pericolo migliaia di persone rimandandole in Libia, che rimane profondamente pericolosa per i migranti. In una dichiarazione, Mediterranea ha condannato la cooperazione Italia-Libia sui ritorni dei migranti, insistendo sul fatto che mette in pericolo vite umane e mina i diritti umani fondamentali. Mediterranea ha sottolineato che i migranti rimandati in Libia subiscono diffuse violazioni dei diritti umani, tra cui detenzione arbitraria, tortura e traffico di esseri umani, spesso per mano di milizie e gruppi armati. L’organizzazione ha definito le azioni dell’Italia una palese violazione del diritto internazionale, esortando la Corte penale internazionale a indagare su quelli che considera “crimini gravi”. Nonostante queste preoccupazioni, il ministro dell’Interno Piantedosi ha recentemente elogiato gli sforzi in corso da parte dell’Italia per intercettare e rimpatriare i migranti che attraversano il Mediterraneo. In un post sulla piattaforma X, Piantedosi ha annunciato che solo quest’anno l’Italia ha intercettato 16.220 migranti e li ha riportati “in sicurezza” in Libia. Ha lodato la cooperazione tra l’Italia e la Libia, affermando che ha svolto un ruolo chiave nel frenare il traffico di esseri umani e ridurre le morti dei migranti in mare.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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