ROMA (ITALPRESS) – “Credo che miglior compleanno la nostra Federazione non avrebbe potuto festeggiare. Perchè dico questo? Per due ottimi motivi: il primo, per un discorso anagrafico dato che quest’anno la Fipsas ha compiuto 80 anni essendo stata ufficialmente fondata nel giugno 1942. Un anniversario, quindi, da vecchietti, però ancora belli arzilli. Il secondo perchè quest’anno i nostri atleti hanno battuto il record di podi conquistati in un’annata agonistica. Nel 2022 le medaglie vinte nei vari Mondiali ed Europei sono state, infatti, 127 così suddivise: 47 medaglie d’oro, 43 d’argento e 37 di bronzo. Il precedente record era di 101 medaglie”. Non può che essere soddisfatto, il presidente della Fipsas Ugo Claudio Metteoli, del 2022 del movimento che presiede, dominante in campo internazionale e sempre più ampio in termini di base. “Un risultato impressionante, che ci pone agonisticamente ai massimi vertici delle Federazioni del Coni, forse addirittura al top – prosegue in un’intervista all’Italpress Matteoli – Un risultato che è figlio di una perfetta organizzazione e programmazione sportiva che ha coinvolto tutti i settori federali, sportivi e non, in uguale misura. Ciò risulta evidente se si osservano i dati disaggregati. Delle 127 medaglie sopra riportate, 67 (22 d’oro, 25 d’argento e 20 di bronzo) sono state, infatti, conquistate dagli atleti del ‘Settore Attività Subacquee e Nuoto Pinnatò, mentre 60 (25 d’oro, 18 d’argento e 17 di bronzo) da quelli del ‘Settore Pesca di Superficiè. Un perfetto equilibrio che, se ancora ce ne fosse bisogno, dimostra il paritetico sforzo effettuato dalla federazione per cercare di portare ai massimi livelli tutti i propri atleti. L’ottimo livello agonistico raggiunto dall’intero movimento federale è inoltre documentato dal numero di podi conquistati non solo dai numerosi agonisti di punta, ma anche dalle nostre squadre: delle 127 medaglie ben 31 sono, infatti, il risultato dei successi dei nostri team”. Insomma, “una Fipsas viva e vegeta, in continua crescita e non solo agonisticamente, ma anche con i propri settori didattici sempre più impegnati ad impartire nozioni a piccoli e grandi sia che si tratti di corsi per immersioni subacquee, sia che si tratti di corsi di nuoto pinnato o di corsi per imparare una delle tantissime discipline della pesca, in acque interne o in mare. In grande sviluppo sono anche la promozione dello sport di base e quella dello sport per il sociale, con grande attenzione per tutto ciò che ha a che fare con il mondo della disabilità e con l’ambiente”. Il numero uno della Fipsas è stato da poco insignito del Collare d’Oro, la massima onorificenza del Coni: “Non può che riempirmi di soddisfazione e di orgoglio. Questa è la massima onorificenza che il Coni attribuisce ai propri atleti divenuti campioni olimpici, del mondo o europei e, in pochi casi, ai dirigenti che in tantissimi anni di impegno sia in campo nazionale che internazionale hanno contribuito a far sì che nel mondo risuonasse ripetutamente l’inno italiano e sventolasse la nostra bandiera. E’ un riconoscimento del lavoro svolto da me e da tutti i miei collaboratori, ma principalmente è un giusto premio a tutto il nostro mondo federale, a tutte le nostre discipline: dalla pesca in tutte le sue sfaccettature, al nuoto pinnato, all’apnea e alle varie competizioni legate al mondo della subacquea, senza dimenticare tutte le attività didattiche e sociali. Un riconoscimento ancora più importante perchè questa è una delle pochissime volte, se non addirittura la prima, in cui il Collare d’Oro viene attribuito a qualcuno che rappresenta una Federazione non olimpica e, di certo, non professionistica”. Che 2023 attende la Fipsas, da un punto di vista agonistico e federale, è presto detto: “Nel 2023 da un punto di vista agonistico ci attende una annata ugualmente impegnativa e difficile come quella del 2022. L’obiettivo ovviamente sarebbe quello di uguagliare, se non addirittura migliorare, quanto fatto nella stagione appena terminata, anche se siamo consapevoli che non sarà affatto facile. La voglia e le capacità ci sono. Staremo a vedere. Molto importante sarà anche l’impegno organizzativo della nostra federazione. Nel 2023 avremo l’onore e l’onere di organizzare ben 6 campionati mondiali o europei di discipline diverse: il 2° Mondiale seniores di Street Fishing che si svolgerà in tutti gli spazi d’acqua presenti all’interno della città di Mantova, il 39° Mondiale maschile di Surf Casting e il 30° Mondiale femminile di Surf Casting, entrambi sulle spiagge della Provincia di Messina, il 5° Mondiale di Surf Casting a Coppie sulle spiagge di Arborea (Or), il 16° Europeo di Canna da Riva sui moli di San Benedetto del Tronto ed ultimo, ma non per importanza, il 1° Mondiale di Apnea e Nuoto Pinnato per Disabili che si terrà nella piscina di Lignano Sabbiadoro. Insomma una serie di impegni molto gravosi e di grande responsabilità che testimoniano la grande considerazione che le Federazioni Internazionali nutrono nei confronti della Fipsas”. La pesca sportiva è una disciplina sempre più diffusa e in molti pensano che, in un futuro prossimo, meriterebbe di entrare nel programma olimpico: “L’inserimento di una disciplina nel programma olimpico è difficilissimo e dipendente da numerosi fattori, il primo dei quali è legato al successo che uno sport o una disciplina ha verso il pubblico, cioè dall’audience registrata da media come la televisione, i social, la carta stampata e così via”. “Questo anche perchè – prosegue – l’audience ha come diretta conseguenza il reperimento di sponsors e quindi la sostenibilità dell’evento olimpico. Un altro fattore determinante è il sovraffollamento delle discipline ammesse nel programma e, peggio ancora, di quelle che chiedono di essere ammesse nello stesso. Infatti, per una questione di costi è assolutamente improbabile che la manifestazione possa essere allungata anche solo di una settimana per cui per far posto a nuove discipline non resta che toglierne altre. Da qui la messa in discussione di alcuni sport storici come il pentathlon, la boxe ed altri in modo da far posto a sport ritenuti più moderni come l’arrampicata sportiva, il surf o la breakdance. Inoltre, bisogna ricordare che il programma olimpico viene preparato utilizzando esclusivamente sport che abbiano preventivamente ottenuto il riconoscimento di ‘olimpicì e fanno, quindi, parte dell’Asoif, l’Associazione che raggruppa tutti gli sport olimpici, sia che vengano o no inseriti nel programma delle Olimpiadi. Il primo e obbligatorio passo che il mondo della pesca dovrà riuscire a compiere sarà quindi quello di ottenere il suddetto riconoscimento. In questo momento, il compito della Cips (Confederazione Internazionale della Pesca Sportiva), di cui sono il presidente, è quello di continuare a lavorare per incrementare il numero di Federazioni nazionali affiliate alla Cips stessa (ad oggi sono circa 140 in rappresentanza dei 5 continenti) in modo da raggiungere una completa copertura mondiale con le nostre manifestazioni. Si tratterà soltanto di un primo necessario step – conclude Matteoli – che però ci consentirà di avvicinarci a quel sogno che centinaia di milioni di pescatori fanno inutilmente da troppo tempo”.
– Foto Ufficio Stampa Fipsas –
(ITALPRESS).
Matteoli “Nessuno come noi, Fipsas da record nel 2022”
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