ROMA (ITALPRESS) – Il tema delle elezioni europee evidenzia come "i temi della campagna rispecchiano sempre meno le questioni nazionali. La gente si interessa sempre più a ciò che accade negli altri paesi dell'Unione ed è consapevole di condividere un destino comune. Lungi dal provare estraneità, come vorrebbero far credere alcuni, gli europei provano un senso di appartenenza crescente. E paradossalmente, all'origine di questo rinnovato interesse vi sono i movimenti euroscettici. A forza di denigrare le istituzioni e le politiche europee, sono riusciti a mobilitare nuovamente gran parte della popolazione". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un'intervista rilasciata lo scorso 27 febbraio a Richard Heuzé, pubblicata da Politique Internationale, i cui esratti principali sono stati resi noti oggi dal Quirinale. Sembra soffiare il vento del sovranismo, ma per Mattarella "vi è un gran numero di paesi che si trovano in situazioni senza precedenti. Ma non credo che questi cambiamenti possano avere conseguenze sul funzionamento del Parlamento, della Commissione e del Consiglio europeo, e meno ancora minacciare l'esistenza dell'Unione. La logica storica che sottende all'integrazione è più forte di tutte le polemiche, di tutte le contestazioni e di tutte le deviazioni".
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