“Mai immaginato che si devono fare passi indietro o andare oltre il Pd. Credo tantissimo nella riprogettazione del partito, so benissimo che dobbiamo cambiare, abbiamo commesso tanti errori”.
Lo ha detto il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, ospite di Rtl 102.5. “Quando immagino il Pd, lo immagino ancora come partito di combattimento. Per me la chiave per la sinistra è la comunità”, ha aggiunto.
Quanto ai rapporti con Renzi, “non si tratta di sudditanza psicologica; Matteo ha una personalità di primo piano, io ho sempre lavorato per cercare punti di equilibrio, non è una battaglia di posizionamento, ora la questione fondamentale è riprendere il lavoro verso il Paese, e farlo tutti insieme”. Inoltre, “non credo a questo scenario di un soggetto politico fuori dal Pd organizzato da Renzi, lo ha già smentito. Lo conosco, non ci credo e non è questo il tema. Noi abbiamo avuto punti di vista diversi in queste settimane, come sui M5S. Non penso di essere Goldrake e non voglio diventarlo. Sono una persona normale che, con altri, vuole fare un percorso. Adesso la questione fondamentale è riprendere il lavoro verso il Paese dopo un risultato elettorale molto negativo, farlo tutti insieme. Poi arriverà il tempo di una discussione più aperta tra di noi”.
Tornando al percorso per ricostruire il Pd, “io ho detto una cosa semplice: l’assemblea dovrà decidere se fare un congresso subito o eleggere un segretario. Ritengo che serva un lavoro dal basso per arrivare al congresso e non esasperare il contesto e rimettere in gioco i fondamentali delle nostre idee. Ho bisogno di costruire risposte con tanti su temi decisivi, come sull’immigrazione. Bisogna ricostruire le idee, cosa che non può essere semplificata con una conta sulle idee. In questi anni abbiamo fatto scelte di cambiamento importanti e democratiche, come il reddito di inclusione, poi si può dire si puo fare di più”.
Quanto al nuovo governo che sembra prendere forma, Vediamo cosa succede in queste ore, sono le ore cruciali. Penso che il messaggio debba essere semplice: dicano se sono nelle condizioni di avanzare una forza di governo, questo tira e molla ha stancato, ora è il tempo della chiarezza. È chiaro che adesso sono al dunque, capiremo oggi se sono in grado di fare un a proposta e quale sarà. A me interessa contrastare una deriva su scelte che considero pericolose per il Paese e pronti alla sfida. Se si vuole parlare di cose concrete allora miusuriamoci e confrontiamoci. Quello che ho visto è un racconto di grandi cose di propaganda, ma molto più modestamente dicano cosa vogliono fare per l’Italia e poi vediamo”.