Mancavano le Ducati nel giorno di test sulla pista di Montmelò, che proprio ieri aveva visto ‘martellare’ al Gp di Catalunya l’uomo del momento, lo spagnolo Jorge Lorenzo, e cadere un altro big come il forlivese Andrea Dovizioso. Un’assenza non da poco nel lunedì post-gara, servito soprattutto per provare un nuovo pneumatico anteriore, la cui mescola andrà a regime nel prossimo campionato. Altre novità rilevanti hanno interessato le singole scuderie, come ad esempio il ‘nuovo’ serbatoio montato sulla M1 di Valentino Rossi. Lo scopo era ottenere una nuova ergonomia in sella per una maggiore sensibilità, una soluzione alla ‘Lorenzo’ ma che parte da esigenze diverse. Con il collega di box Maverick Viñales, il Dottore ha lavorato sull’elettronica e altri dettagli cercando di colmare il gap con le moto avversarie e chiudendo con il 14esimo riferimento cronometrico. In pista anche le Repsol Honda che, con gli iberici Marc Marquez e Dani Pedrosa, hanno anche testato una nuova carenatura. Per il numero 26 una caduta di lieve entità nel corso del pomeriggio, quando nella mattina era stato vittima di un fuoripista anche Marquez. Per il numero 93 anche il primato della giornata: 1:38.916. Al lavoro anche Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol) e Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu) sulla geometria, l’elettronica e le sospensioni. Il nipponico, assieme a Marquez, è quello che ha messo a referto 88 giri. Danilo Petrucci (Alma Pramac Racing) ha provato alcuni aggiornamenti sul telaio della sua DesmosediciGP (un nuovo rinforzo in alluminio nella parte finale), mentre Jack Miller ha lavorato sulla frenata. Il team più che satellite Ducati ha notato come Lorenzo sia stato performante ieri con gli ingressi in curva e, prendendo il maiorchino come esempio, ha lavorato in questa direzione. I due piloti Pramac si sono concentrati anche sul comportamento della moto e sullo stile di guida, provando a stressare meno le gomme. Per Petrucci il quarto crono dietro a Tito Rabat (Reale Avintia Racing) e una botta alla gamba dopo una scivolata alla curva 9. “Stavamo provando il forcellone nuovo, ma sono scivolato – ha raccontato il ternano – Andavo abbastanza forte, ho sbattuto le mani e il piede ma non ci sono fratture anche se mi hanno consigliato di fare la Tac. Forse c’è una lesione al tendine ma non dovrebbe esserci niente di grave”. Non è stato il miglior GP per i piloti del team Suzuki Ecstar. Alex Rins è uscito dalla corsa troppo presto mentre Andrea Iannone, dopo la bellissima partenza e la lotta nelle primissime fasi di gara, ha perso posizioni. Per The Maniac però, il secondo a livello di crono in questi test, c’è stato molto lavoro ai box. “Per fare un passo in avanti bisogna lavorare sull’elettronica”, le parole dell’abruzzese. In pista, come nel GP, anche il collaudatore Sylvain Guintoli. Il team Suzuki ha lavorato con il telaio modificato (con la copertura in carbonio) già portato in pista da Rins al Mugello. Poche novità, in chiave Aprilia, per Aleix Espargaro e Scott Redding, che hanno lavorato sui dettagli dei prototipi portati in gara: si attende la prova ufficiale del forcellone in carbonio.
(ITALPRESS).
MARQUEZ DOMINA I TEST DI MONTMELO’, IANNONE 2°
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