MAROTTA INCONTRA ICARDI, SPALLETTI PENSA AL CAMPO

Qualcosa si muove. Mauro Icardi resta un caso ma l’Inter prova a risolverlo. È la stessa società nerazzurra a fare sapere che oggi “l’amministratore delegato sport, Giuseppe Marotta, ha incontrato Mauro Icardi e Wanda Nara. Si è trattato di un incontro cordiale volto alla ricerca di una soluzione nell’interesse di tutte le parti coinvolte”. Un tentativo di arrivare a una tregua e recuperare un giocatore per la causa da qui a fine stagione. L’unica certezza è che l’attaccante argentino non sarà a disposizione di Luciano Spalletti nemmeno domani, per l’andata degli ottavi di Europa League contro l’Eintracht in Germania. “L’incontro fra Marotta e Icardi? Ero a preparare l’allenamento e una partita che riempie i contenitori dell’attenzione e dei pensieri. Non c’è spazio per poter pensare a qualcos’altro”, glissa il tecnico nerazzurro, costretto a rinunciare pure a Radja Nainggolan: il belga si è fermato ancora, stavolta per una “distrazione al gemello mediale della gamba sinistra”. “Ma in campo ci va l’Inter – replica Spalletti – Mi dispiace di più per quei giocatori che non ho potuto mettere nella lista (Joao Mario, Gagliardini e Dalbert, ndr) e che avrebbero potuto dare il loro contributo. Li vedo allenare, avrebbero voluto esserci e sarebbe stato giusto”. Ancora imbattuta in questo 2019, l’Eintracht Francoforte “è una squadra tipicamente tedesca, per forza, per la mentalità di andare a vincere le partite – sottolinea il tecnico nerazzurro – Dobbiamo essere all’altezza delle loro qualità, anche noi ne abbiamo da mettere in campo. Sarà una di quelle serate che bisogna saper vivere – dice a Sky Sport – La vita passa velocemente, va tutto forte e bisogna affrontarla nella direzione in cui va. Sono partite da affrontare cercando di vincere, andando più forte degli avversari, magari riuscendo a esibire la nostra qualità, la nostra forza, la nostra mentalità, facendo vedere quelli che siamo. Loro sono una squadra che tende a forzare la partita,a  farla, magari in qualche caso anche un po’ in maniera scomposta. Ti vengono addosso forte, cercano di metterla su un ritmo fatto di corsa e contrasto fisico e quando si vedono pressati, la buttano sulle punte che rendono giocabile qualsiasi randellata, forti della loro stazza e della loro qualità. Sono punte da palla addosso”.

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