Quando ho cominciato a interessarmi della Juve, primi anni Sessanta, non c'era ancora "Chi l'ha visto?". Si spariva, a Torino, spesso senza lasciar traccia. Com'era successo nel 1934 a Carlo Carcano, allenatore vincitore di quattro scudetti e mezzo, allontanato per maldicenze dei suoi rivali interni, dopo poco al lavoro al Genoa. A me capitò di perdere repentinamente il tuttodirigente Remo Giordanetti, il presidente Vittore Catella, tutti in salute ma letteralmente travolti dall'anonimato. Li si cercava senza tivù, usando già quel titolo che – ricordo – era di una rubrichetta della "Domenica del Corriere" anni 45/50: "Chi l'ha visto? Scomparso dopo l'Armistizio". E accanto una piccola foto, spesso di un militare. (Scusate se divago: mi viene in mente quando Pier Paolo Pasolini indirizzò un messaggio simile a Pio XII perché l'aiutasse a ritrovare il padre ufficiale disperso forse in Africa).
È un mantra della Casa – dico anche della Fiat – al quale si sottrassero solo il mitico ingegner Vittorio Valletta e l'altrettanto storica segretaria signora Tota Robiolo, detta anche "Mamma Fiat"; come oggi il resistentissimo ingegner Gianluigi Gabetti. Ma Carlo De Benedetti e Vittorio Ghidella (il secondo straordinario innovatore) sono spariti da un momento all'altro. Insalutati. Alla Juve, approfittando di una distrazione dell'Avvocato, tentarono di far fuori anche Giampiero Boniperti, il Migliore in assoluto, finché Umberto e Giraudo ci riuscirono. A Gianni morto. Ma Umberto, nel frattempo, era riuscito a far fuori anche il Grande Fratello, lasciandogli la presidenza onoraria e il cellulare di Moggi, che si divertiva a chiamare soprattutto in tempi di calciomercato.
Come si inserisce l'improvvisa sparizione di Beppe Marotta? Intanto, non è frutto di una lotta in famiglia, come altre del passato, come quando Edoardo Agnelli, figlio dell'Avvocato, preferì uccidersi piuttosto che sparire. È la tassa che paga chi, membro laico della Casa Bianconera, "cresce" troppo, chi guadagna eccessiva visibilità rispetto ai padroni. Come Giraudo che addirittura era diventato azionista e puntava molto in alto sostenuto da Moggi, colui che Avvocato aveva soprannominato "lo Stalliere". Forse non è un caso che Marotta abbia ricevuto il siluro pochi giorni dopo la conquista del titolo di Supermanager d'Europa per i sette scudetti e le quattro Coppitalia conquistate durante la sua gestione. D 'altra parte, com'era sparito Antonio Conte, diventato popolarissimo? Potrebbe aver vita più lunga Max Allegri, che il popolo juventino non trova simpaticissimo eppoi ha rinunciato al Real Madrid. A proposito, dicono che Andrea Agnelli ha raggiunto il top e d'ora in avanti farà il Florentino Perez. Qualche tempo fa avrebbe detto la sua anche Marchionne. Ora manca solo la parola di John Elkann, il Supercugino: se ben ricordo fu lui a ingaggiare Beppe Marotta; se tace e acconsente Andrea ha fatto l'en plein. Anzi: manca ancora la Coppa dei Campioni. Chi incolpare se non si vince? Allegri adesso è solo.