PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Il partito Rassemblement national (Rn) ha annunciato per domenica a Parigi una manifestazione a sostegno di Marine Le Pen. La manifestazione si svolgerà in Place Vauban, nel settimo arrondissement, accanto alla sede del Parlamento. Il leader della forza politica, Jordan Bardella, aveva annunciato in precedenza “una mobilitazione popolare e pacifica” contro la sentenza di condanna nei confronti di Le Pen emessa ieri dai giudici del Tribunale di Parigi.
IL COMMENTO DI LE PEN ALLA SENTENZA
Il sistema “ha estratto la bomba nucleare”. Lo ha detto Marine Le Pen commentando la sentenza di ieri nei suoi confronti per appropriazione indebita, che prevede la sua ineleggibilità per 5 anni. “Se usa un’arma così potente contro di noi, è perché siamo sul punto di vincere le elezioni”, ha affermato, promettendo che il suo partito “non permetterà che ciò accada”.
L’ineleggibilità è stata stabilita dalla Corte con applicazione immediata e dunque comporta per Le Pen l’esclusione dalla corsa per le prossime presidenziali.
Marine Le Pen ha definito “scandalose” le minacce pervenute ai magistrati del Tribunale di Parigi dopo che è stata emessa una sentenza di condanna nei suoi confronti. “Questo è inaccettabile”, ha aggiunto Le Pen. “Siamo tutti sottoposti a insulti e minacce. Chiunque nella nostra società odierna prenda una posizione di qualsiasi tipo viene minacciato e insultato. Accogliamo con favore questo? Per niente, lo deploriamo. Ma, sfortunatamente, è diventato molto comune”, ha concluso.
LE PEN FA RICORSO
Marine Le Pen ha presentato ricorso questo pomeriggio contro la sentenza di primo grado emessa ieri nei suoi confronti dai giudici del Tribunale di Parigi. Lo ha reso noto la deputata del Rassemblement national (Rn) Laure Lavalette secondo quanto riferisce l’emittente Bfmtv. Il processo d’appello, precisa l’emittente, potrebbe slittare alla primavera 2026 dati i tempi del sistema giudiziario. La sentenza potrebbe dunque essere emessa nell’autunno del 2026, pochi mesi prima delle presidenziali 2027.
IL GIUDICE CHE HA CONDANNATO LE PEN SOTTO PROTEZIONE
Il presidente del tribunale incaricato di giudicare il caso degli assistenti parlamentari del Front national è stato posto sotto sorveglianza dalla polizia come misura cautelativa a causa delle minacce ricevute dopo l’emissione della sentenza. Lo rivela il quotidiano Le Figaro citando una fonte all’interno delle forze di polizia. Il magistrato Bénédicte de Perthuis, che ha presieduto il procedimento per due mesi, dal 30 settembre al 27 novembre, ha emesso il suo verdetto ieri e ha condannato Marine Le Pen a quattro anni di reclusione, di cui due anni con sorveglianza elettronica, una multa di 100.000 euro e cinque anni di ineleggibilità con applicazione immediata.
Molte voci si sono levate contro questa decisione, che potrebbe impedire a Le Pen di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2027. Il magistrato è stato anche bersaglio di “un gran numero di messaggi, tra cui minacce”, ha affermato la fonte della polizia a Le Figaro. Di conseguenza, sono state organizzate delle pattuglie attorno alla sua abitazione parigina.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).