Francia, Marine Le Pen dichiarata colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – L’ex leader del Front National, ora Rassemblement National, Marine Le Pen è stata condannata a 4 anni di reclusione di cui due con condizionale e due con possibilità di uso del braccialetto elettronico e una multa di 100.000 euro.

Le Pen è stata inoltre condannata a 5 anni di ineleggibilità con applicazione immediata, che equivale all’impossibilità di concorrere alle prossime presidenziali che si terranno in Francia nel 2027.

Il partito Front National, ora Rassemblement National, è stato condannato a una multa di due milioni di euro, di cui un milione a titolo di sanzione, oltre alla confisca di un milione di euro sequestrato nel corso dell’inchiesta. Marine Le Pen e altri 8 eurodeputati sono stati giudicati oggi colpevoli di appropriazione indebita di fondi pubblici nel caso che ha visto al centro alcuni assistenti parlamentari del Front National.

L’accusa principale per gli imputati era di aver utilizzato i fondi destinati agli assistenti parlamentari dell’Unione europea per pagare il personale impiegato dalla forza politica. I fatti contestati risalgono a un periodo compreso tra il 2004 e il 2016. Secondo quanto riferisce l’emittente “Bfmtv”, i 12 assistenti processati insieme ai deputati sono stati giudicati colpevoli anche di ricettazione. Il tribunale ha stimato che i danni totali ammontino a 2,9 milioni di euro, in quanto il Parlamento europeo “si è fatto carico di persone che in realtà lavoravano per il partito di estrema destra”.

Nel novembre del 2024 la pubblica accusa aveva chiesto per Le Pen una condanna a cinque anni di carcere, di cui tre con la condizionale, una multa di 300.000 euro e un periodo di ineleggibilità di cinque anni. Le Pen ha già annunciato che ricorrerà in appello. In questo modo potrebbe contare su un secondo processo per vedere riconosciuta la sua innocenza o, quantomeno, ricevere una pena più mite: una condanna all’ineleggibilità, se non accompagnata da un’applicazione immediata, sarebbe sospesa da un ricorso in Corte di Cassazione.

Secondo Le Figaro, un terzo dei francesi – la stessa proporzione tra elettori e sostenitori del partito di Le Pen – ritiene che la sua condanna sia “un handicap per il partito”, mentre gli altri due terzi la ritengono o “un vantaggio perché permetterebbe al partito di presentare l’attuale presidente Jordan Bardella nel 2027” o “né un vantaggio né un handicap”, essendo le due candidature “ugualmente apprezzate”.

LE REAZIONI

Non mancano nel frattempo le reazioni della politica internazionale e anche le manifestazioni di solidarietà. In Italia, il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha dichiarato che “chi ha paura del giudizio degli elettori, spesso si fa rassicurare dal giudizio dei tribunali”.

“Je suis Marine”, ha scritto il premier ungherese Viktor Orban su X, riecheggiando lo slogan “Je suis Charlie” utilizzato per esprimere solidarietà al settimanale satirico francese Charlie Hebdo dopo l’attentato terroristico del 2015.

Il portavoce del Cremlino, Dmirtij Peskov, ha parlato invece di “violazione delle norme democratiche”. “Sempre più capitali europee stanno prendendo la strada della violazione delle norme democratiche”, ha affermato Peskov nel suo briefing quotidiano, rispondendo a una domanda sulla condanna di Le Pen all’ineleggibilità.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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