Manovra, Europa Donna “Governo decida su prevenzione tumore al seno”

Camera dei Deputati Comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio Europeo del 23 e 23 Giugno nella foto banchi vuoti del M5S in gran parte assenti dall' aula (ROMA - 2022-06-22, Stefano Carofei) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – Europa Donna Italia lancia un allarme al Governo affinchè la proposta di estensione dello screening per il tumore al seno a favore delle donne dai 45 anni ai 74 anni di età in tutto il Paese, presentata a prima firma del Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Ugo Cappellacci, nel corso dell’esame parlamentare della Legge di Bilancio e sostenuta trasversalmente da tutte le forze politiche, venga approvata e non vada persa.
Un appello che rappresenta la forte preoccupazione – sostenuta dalle oltre 190 associazioni della rete di Europa Donna Italia attive su tutto il territorio nazionale – che la salute delle donne venga lasciata indietro e persistano forti disparità territoriali tra campagne di prevenzione di serie A, nelle Regioni in cui la fascia di età dello screening mammografico è già stata ampliata, e di serie B, nelle Regioni in cui è garantita solo dai 50 ai 69 anni.
«Il tumore al seno è curabile se diagnosticato per tempo – dichiara Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia – per questo non è accettabile che non si investa in prevenzione per le cittadine, lasciando così fuggire vere opportunità di salvezza. La proposta di estensione dello screening garantirebbe all’Italia il rispetto delle Linee guida europee che ad oggi vengono disattese, come sottolineato anche nelle scorse settimane dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci».
“In queste ore decisive di esame della Manovra, la politica si trova quindi a un bivio – spiega Europa Donna Italia -: decidere se investire nella prevenzione del tumore al seno e nella vita delle donne, o disattendere le promesse fatte per l’estensione dello screening. Europa Donna e tutte le pazienti che da oltre 30 anni rappresenta e supporta, si augura vivamente che una prima apertura di 10 milioni di euro per una sperimentazione uniforme in tutte le Regioni – risorse previste dall’emendamento a prima firma Cappellacci – non siano per questo Governo un costo, ma un investimento nella vita”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]