MANOVRA, DI MAIO “CON UE DIALOGO, MA NO TAGLI”

“La condivisione e il dialogo sono valori alla base di tutta la nostra permanenza nell’Unione europea e siccome noi vogliamo restare è giusto che si dialoghi. C’è poi un dettaglio importante: l’infrazione contestata è sul debito, non sul deficit. Nelle premesse si citano gli ultimi tre anni, in cui è aumentato, ma non a causa nostra”. Così il minisro e vice premier Luigi Di Maio, in un’intervista a la Repubblica, in merito alla procedura d’infrazione da parte di Bruxelles per la manovra del Governo. “Vedo che ci sono grandi perplessità nei confronti della manovra e da parte nostra ci sarà il massimo dialogo, ma non possono chiederci di tradire gli italiani”, aggiunge Di Maio, spiegando che “non si tratta di fare la guerra all’Europa, ma di rispettare le promesse. E non è che facciamo tutto subito perché abbiamo esigenze politiche: il nostro obiettivo è mettere in sicurezza parti di società che non possono aspettare”. 

A Moscovici che ha parlato di trattative da ‘mercanti di tappeti’, risponde che “avremo modo di confrontarci nelle sedi europee. Non voglio continuare in questo scambio di battute quotidiano, dobbiamo sederci e discutere questa procedura potenziando gli spazi di dialogo. Una riunione ogni tanto non basta. Ci sono tante cose che si possono fare: il taglio degli sprechi, le dismissioni. Ci sono molti asset non strategici su cui si può intervenire”.

Comunque, il vice premier ribadisce che “non taglieremo i punti cardine della manovra, ma i prossimi giorni permetteranno ai mercati di essere rassicurati: è importante ripetere che questo governo non vuole uscire dall’Europa e dall’euro, sarebbe anche un bene ribadirlo ai media esteri”.

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