“E’ un grande onore allenare la Nazionale perché rappresenti il tuo Paese, il più bello del mondo nonostante tutto, e rappresenti una Nazionale che ha vinto 4 campionati del mondo. Nella vita non capita spesso e quando capita bisogna apprezzarlo al 100% e cercare di fare il massimo per poter vincere”. Così Roberto Mancini rispondendo a una domanda durante la Bfc Academy Webinar, una serie di incontri tra i ragazzi del settore giovanile del Bologna Fc. “Ci sentiamo con lo staff per preparare la nuova stagione che speriamo riparta a settembre. Abbiamo creato delle chat anche per salutare i ragazzi della Nazionale, quando riprenderà sarà un caos” le parole del ct, tecnico che ha dimostrato grande coraggio non esitando a convocare calciatori molto giovani in azzurro. “Ho visto giocare Zaniolo appena diventato ct, l’avevo visto agli Europei under 19, era sotto età. In quella squadra avevo visto Tonali, Scamacca, Kean, seguiamo anche il campionato primavera, quindi impegnatevi che se siete bravi vi chiamiamo anche senza aver giocato in serie A – dice Mancini ai ragazzi -. Quando un ragazzo è giovane e si intravedono le qualità tecniche, ha bisogno di fiducia e deve avere la possibilità di giocare in prima squadra. Anche con il rischio che nelle prime occasioni non vada bene. Se uno è bravo e ha qualità deve giocare”.
“Credo di essere l’allenatore, spero di non essere smentito, ad aver fatto giocare più giovani in tutte le mie esperienze di club – prosegue Mancini -. Tra Inter, Fiorentina, Lazio, ManCity, Galatasary, Zenit. Quando vedo un calciatore pronto per la prima squadra lo faccio entrare e se ha qualità anche giocare, non pensando alla possibilità che possa farmi perdere una gara” ha detto Mancini, che ha anche spiegato il motivo di questo suo approccio ricorrendo alla sua storia personale. “Quando Burgnich mi fece debuttare a 16 anni e mezzo, davanti a me c’erano 4-5 attaccanti molto più bravi ed esperti, non so perchè lo fece, ma mi diede la possibilità; le prime 2-3 gare entrai dalla panchina, ero emozionato, non riuscivo a giocare come volevo. Dalla quarta, feci anche gol a Como finì 2-2 e quel gol mi ha dato una spinta enorme e poi giocai quasi tutte le gare” il ricordo del ct”. Mancini non ha fatto nomi sul giocatore più forte con cui ha giocato, nè sull’allenatore più bravo che lo abbia allenato, ma ha lanciato un messaggio ai ragazzi del Bologna.
“Non ho avuto molti allenatori, con qualcuno magari non sono neppure andato d’accordo tanto, ma sono stati tutti allenatori che mi hanno lasciato qualcosa. Ricordate, davanti alle decisioni e alle scelte di un allenatore cercate ogni tanto di ragionare pensando alla squadra e non solo a voi stessi” ha detto Mancio che ha votato la Premier League come il campionato “più bello, è meraviglioso sotto tutti i punti di vista”. In Italia, invece, uno dei problemi è che “la sconfitta non è contemplata”. Il Mancio ha parlato anche di calcio femminile. “Ci vuole una grande passione e voi ragazze ne avete tanta. Vedo anche le ragazze della Nazionale. Hanno una passione pazzesca e questo fa sì che le ragazze riescano sempre a migliorare. Spero che possano crescere ancora perché adesso, rispetto a quando è iniziato, il campionato femminile è migliorato molto e così anche la Nazionale”.
(ITALPRESS).
Mancini “Un onore fare il ct, do il massimo per vincere”
Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]