MANCINI “OBIETTIVO EUROPEI, NEL CALCIO NON C’È PAZIENZA”

In Nazionale “noi abbiamo intrapreso una strada, sapevamo che non sarebbe stata semplice. L’importante è che con il nostro lavoro riusciremo a mettere insieme una buona squadra per i prossimi mesi. Il nostro obiettivo è qualificarci per i prossimi Europei”. Il c.t. Roberto Mancini, dal centro tecnico di Coverciano dove gli azzurri preparano le gare contro Ucraina e Polonia, sembra voler fare muro alle critiche arrivate dopo le prime due gare di ‘Nations League’ disputate dalla sua Italia nello scorso mese di settembre. “Credo che la ‘Nations League’ sia meglio delle amichevoli perché quando ci sono i tre punti in palio ci si mette quel qualcosa in piu’, pero’ il nostro obiettivo rimane uno: essere agli Europei – ha aggiunto Roberto Mancini -Poi è chiaro se riusciamo ad arrivare primi in Nations League siamo contenti, così come se arriviamo secondi. Se arriviamo terzi ci sarebbe il problema del sorteggio ma questo è l’unico. Dobbiamo cercare di fare il massimo, migliorare ogni volta e provare arrivare primi nel gruppo. Siamo ancora in ballo, e cercheremo di andare a vincere in Polonia”.
“Abbiamo fatto due partite, abbiamo perso contro i campioni d’Europa per 1-0, schierando una squadra Under 23 e abbiamo fatto una buona figura al di là del risultato – ha proseguito Mancini -.Potevamo perdere 2-0, ma anche fare 1-1, non cambiava molto. La nostra strada è quella e dobbiamo andare avanti. Abbiamo schierato tutti i giocatori nelle due partite che abbiamo fatto. Contro la Polonia abbiamo fatto un’ottima partita, abbiamo ricevuto critiche anche lì, ma non è un problema. Io leggo poco i giornali perché potrei leggere quelli di vent’anni fa e troverei sempre le stesse cose per quel che riguarda la Nazionale. Chiedere di avere pazienza? La pazienza è una parola che in Italia non esiste, non fa parte del nostro vocabolario del calcio”. Il c.t. azzurro tiene molto alla sfida di mercoledì prossimo a Genova contro l’Ucraina. “E’importante per noi giocare questa partita e giocarla a Genova – ha sottolineato Roberto Mancini -. Speriamo di portare 24 ore di gioia, che le persone che hanno subito questa tragedia possano svagarsi un attimo, perché credo che la situazione lì sia stata veramente difficilissima. Poi speriamo anche che la Nazionale faccia un’ottima partita”.
Mancini ha poi parlato di due convocazioni che hanno un valore speciale, quella di Sebastian Giovinco, al ritorno in azzurro, e quella di Cristiano Piccini, alla prima chiamata in Nazionale maggiore. “Giovinco sta facendo bene da diversi anni, è un 31enne. Lo abbiamo seguito, volevamo vedere dal vivo come sta effettivamente perché è un giocatore che ha grandi qualità. Negli anni passati non ha avuto la possibilità di venire, ma ora lo abbiamo convocato. Piccini ha avuto esperienze diverse, prima in Portogallo e adesso al Valencia, sta facendo bene. Lo seguiamo da tempo ed è per questo che lo abbiamo chiamato. E’ un giocatore che gioca in Champions League, meglio che sia all’estero perché almeno così gioca”. Non ci saranno sia contro l’Ucraina che contro la Polonia Mario Balotelli e Andrea Belotti, esclusioni eccellenti figlie di “valutazioni tecniche – ha concluso Roberto Mancini -. Non sono in un momento di forma straordinaria ma fanno parte di questo gruppo e nel momento in cui ritorneranno a essere al 100% non ci dovrebbero essere problemi. Sono rimasti a casa anche giocatori che nelle ultime partite avevano fatto bene. In questi due anni tutti avranno la possibilità di arrivare qui, di giocare e di avere la chance di poter emergere”.
(ITALPRESS).

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