Anche il Belgio ha dovuto soccombere contro gli azzurri e siccome l’appetito vien mangiando, supponiamo che i nostri affronteranno la Spagna senza paura, anche se negli ultimi anni non ci è andata bene e brucia ancora lo 0-4 della finale europea di Kiev nel 2012. L’unico contrattempo di questa marcia (quasi) trionfale verso Londra è stato l’infortunio a Spinazzola che finora era stato mediamente il migliore del gruppo. La sua storia all’Europeo è finita. Sfortunato. In realtà i migliori sono stati tanti: il doppiettista Locatelli, la recluta Pessina, il settepolmoni Barella, il direttore d’orchestra Jorginho, il fantasista Insigne, il portiere saracinesca Donnarumma, il capitano Chiellini, la barriera difensiva costruita da Bonucci e via dicendo. A questo punto, tutto è possibile e solo la stanchezza può fermare gli azzurri, non la qualità, nè la forza d’animo, tutti elementi di cui sono ben dotati. Il generale Mancini ha saputo amministrare le truppe con gran senso dell’opportunismo, traendone il meglio. Il ct ha parlato di “prestazione di grande livello” ed in realtà l’aver domato, pur fra notevoli difficoltà, il Belgio che era favorito per la vittoria finale, non è stata impresa da poco. La verità è che la squadra azzurra è in piena ascesa e sorprende chi cerca di vivere di rendita. Mancini ha detto nel dopo-gara di non avere avuto mai “un risultato minimo da perseguire, semmai il traguardo era quello di cercare sempre il massimo. In due parole: vincere l’Europeo”. La strada è sempre quella, anche se i prossimi ostacoli, la Spagna e poi (probabilmente) l’Inghilterra, non sono dei più facili. Il ct spera che i suoi recuperino in fretta le energie, ma la Spagna ha qualche problema in più: ha disputato due volte i tempi supplementari, i nostri solo in una occasione. L’infortunio di Spinazzola promuoverà Emerson. Ma ci chiediamo se non verrà tentato un pò di turnover perchè tutti (anche gli avversari, però) sono stanchi a questo punto. Nel citato Europeo di Polonia-Ucraina, Prandelli si ritrovò con una squadra devastata dalla stanchezza e la Spagna ci battè di goleada. Vedremo se il ct tenterà un’operazione come quella attuata contro il Galles, non diciamo cambiando quasi tutta la squadra, ma facendo tre o quattro sostituzioni. Toloi e Acerbi potrebbero entrare in difesa, Locatelli e Pessina in mezzo, Belotti davanti. La Spagna e Luis Henrique sono stati attaccati per i risultati a volte poco esaltanti, le scelte innovative e per aver escluso alcuni mostri sacri. Il tecnico sta ricostruendo e sta provando molti giovani. Forse in questo Mancini è un pò più avanti. Martedì a Wembley insomma, la squadra azzurra potrebbe riscrivere la storia: in ogni caso, essere passati da zero (mancata qualificazione per la Russia) al tavolo dei primi quattro d’Europa (più o meno i primi sei del mondo) non ci sembra poco. Non era vero che non c’erano più giocatori, dopo i Mondiali perduti contro la Svezia, e Mancini lo sta dimostrando. Nella pratica.
MANCINI DA ZERO AI PRIMI POSTI IN EUROPA
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