LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Stasera è stata organizzata a La Valletta una veglia per commemorare il quarto anniversario dell’assassinio della giornalista investigativa maltese Daphne Caruana Galizia. Durante la veglia numerosi gli interventi, tra cui quello del senatore e giornalista italiano Sandro Ruotolo, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l’eurodeputata italiana Caterina Chinnici, figlia del giudice siciliano Rocco Chinnici ucciso dalla mafia nel 1983.
In un messaggio registrato da Palermo, Orlando ha affermato che a quattro anni dall’uccisione di Daphne Caruana Galizia, il messaggio di verità e giustizia è ancora valido.
Ruotolo ha aggiunto: “Speravo che si svelasse tutta la verità e si facesse giustizia, ma quattro anni dopo siamo qui in questa piazza più preoccupati che mai perchè sono aumentate le minacce alla libertà di stampa, non sappiamo tutta la verità sull’assassinio di Daphne e la giustizia deve essere servita”.
L’eurodeputata Caterina Chinnici ha affermato che, pur conoscendo il pericolo a cui andava incontro, Daphne Caruana Galizia ha comunque lavorato per esporre la verità e difendere i diritti fondamentali europei come la libertà di stampa, la buona amministrazione della giustizia e il principio di legalità.
Il presidente del movimento della società civile ‘Repubblikà Robert Aquilina ha chiesto al capo della polizia maltese e al procuratore generale di agire insieme e perseguire chiunque sia stato coinvolto negli scandali di corruzione svelati da Daphne Caruana Galizia.
Ricardo Gutièrrez della Federazione Europea dei Giornalisti ha definito “Daphne un simbolo”, “un modello per tutti noi. Non la dimenticheremo mai. Sta cambiando questo paese in modi che nessuno avrebbe osato prendere in considerazione”.
Il consulente legale del Centro europeo per la stampa e la libertà dei media, Flutura Kusari, ha invitato il primo ministro maltese Robert Abela e altri leader politici a usare il loro potere per fermare le campagne di discredito contro coloro che cercano giustizia per Daphne.
Rebecca Vincent di Reporters sans frontières ha affermato che mentre sono stati registrati progressi nelle indagini, “non andremo da nessuna parte finchè la giustizia non sarà pienamente servita.”
Tom Gibson del Committee to Protect Journalists ha avidenziato che l’omicidio di Daphne è stato un attacco alla libertà di stampa a Malta e contro la libertà di stampa in Europa.
Intanto, nel pomeriggio, a Bidnija, nel luogo in cui Daphne visse e fu assassinata con un’autobomba, si è tenuto un raduno silenzioso.
Dunja Mijatovic, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, ha descritto Daphne Caruana Galizia come “una donna coraggiosa e una giornalista brillante”.
L’ambasciata degli Stati Uniti a Malta ha chiesto una conclusione completa, trasparente, tempestiva e credibile delle indagini sull’omicidio.
(ITALPRESS).
Malta, una veglia per ricordare Daphne Caruana Galizia
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