LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – La polizia di Malta ha fatto irruzione nella residenza privata dell’ex primo ministro maltese Joseph Muscat, nell’ambito di un’indagine in corso su una possibile attività di corruzione relativa a società coinvolte nella privatizzazione e nella gestione di tre ospedali pubblici statali. Lo stesso Muscat ha confermato su Facebook che questa mattina, intorno alle 7, la polizia maltese è entrata nella sua residenza a Burmarrad, a nord di Malta. Muscat ha aggiunto di aver trasmesso agli inquirenti un fascicolo di documenti relativi al suo lavoro dopo le dimissioni avvenute due anni fa. Ha anche confermato che la polizia ha sequestrato i telefoni cellulari della famiglia, compresi quelli delle figlie gemelle di 14 anni.
Lo scorso novembre è stato reso noto che Accutor AG – una società svizzera che ha ricevuto milioni di euro da Steward Healthcare a seguito dell’acquisizione dell’accordo contrattuale tra il governo laburista e Vitals Global Healthcare – ha pagato a Muscat circa 60.000 euro per servizi di consulenza.
L’ex primo ministro maltese ha insistito sul fatto di non aver fatto nulla di male e ha spiegato che i pagamenti erano per lavoro professionale documentato, fatturato e dichiarato alle autorità fiscali. Ha aggiunto che lo scorso novembre ha chiesto di comunicare con il magistrato inquirente e di aver compilato un fascicolo con il lavoro svolto per Accutor. Lo stesso fascicolo che è stato trasmesso alla polizia durante la perquisizione di questa mattina. Muscat ha dichiarato di essere ora pronto a rompere il silenzio su molte cose.
(ITALPRESS).
Malta, polizia fa irruzione in casa dell’ex premier Muscat
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