Sono stati autorizzati nella notte a sbarcare i 425 migranti che si trovavano a bordo di quattro imbarcazioni turistiche tenute a largo delle acque territoriali maltesi, per volontà del governo. Nelle scorse settimane Il Consiglio d’Europa e varie organizzazione non governative hanno protestato e accusato il governo maltese di “detenzione e arresto illegale” di migranti, chiedendo l’accesso sulle navi. Sembra che la decisione di procedere allo sbarco sia stata adottata dal governo “per non mettere in pericolo la vita degli equipaggi, a causa della mancanza di azione e solidarietà da parte di altri Stati membri affinché questi immigrati vengano distribuiti tra i paesi dell’Ue”.
Dopo ore di negoziati, nella notte tra sabato e domenica il governo maltese ha dato il permesso allo sbarco, sottolineando che la decisione era stata presa dopo che la situazione a bordo delle barche era diventata molto difficile e molto tesa. Il governo ha anche affermato che sono in corso trattative per la ricollocazione dei migranti e che il processo di richiesta di asilo doveva essere accelerato. Inoltre, i migranti che non si faranno identificare saranno rimpatriati. Malta si dice risoluta nel suo percorso di collaborazione con la Libia, che viene considerata la soluzione più efficace al problema del traffico di esseri umani. Il governo maltese ha affermato che nei giorni scorsi, grazie alla cooperazione, oltre 1.500 migranti sono stati rimandati in Libia. Ciriche sono piovute sul governo da parte dell’Unione Europea, dal Consiglio d’Europa e da varie organizzazioni non governative per aver lasciato i migranti in mare. Inoltre, l’Unione europea ha chiesto al governo maltese di consentire lo sbarco di tutti i migranti prima di avviare i negoziati sulla riallocazione in altri paesi dell’UE.
(ITALPRESS/MNA)
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