VENEZIA (ITALPRESS) – Ancora una storia d’amore, ancora la musica, ancora il confronto tra due cuori d’artista: dopo “A Star Is Born”, Bradley Cooper torna dietro la macchina da presa come regista e interprete di “Maestro”. E torna anche al Lido, dove porta questa sua opera seconda in Concorso a Venezia 80, ricevendo il caloroso applauso di critica e pubblico. Il suo nuovo progetto è dedicato alla vita privata del grandissimo compositore e direttore d’orchestra statunitense Leonard Bernstein e soprattutto alla lunga e duratura, ancorchè contrastata, storia d’amore che lo ha unito a Felicia Montealegre, la donna che amò per tutta la vita e che fu sua moglie e la madre dei suoi tre figli.
Il sentimento che li ha uniti era profondo e sincero, fonte di stabilità e serenità per il musicista al di là del suo orientamento omosessuale, vissuto del resto senza nessuna conflittualità e sostanzialmente non in segreto, dal momento che tutti gli amici ne erano a conoscenza. La cosa era accettata anche da Felicia e il film ruota proprio sulla capacità di questa coppia di superare gli schemi sociali, senza rinunciare alla serenità della loro relazione.
Costruito come un biopic ma anche come un melodramma sentimentale, “Maestro” è un grande racconto d’amore che parte dalla storia musicale di Bernstein, dagli inizi della sua carriera sino ai grandi successi internazionali, ma ben presto si cala in profondità nella storia d’amore che lo unisce a Felicia mentre il successo cresce e quando il musicista aveva già storie sentimentali con altri uomini. Bradley Cooper, che interpreta Bernstein con trasporto e passione, sceglie di focalizzare il racconto di questa coppia proprio sulla capacità di Felicia di accettare la presenza di altri amori nella vita del marito: ciò che gli interessa è evidentemente scandagliare l’equilibrio dei sentimenti, il punto di rottura delle relazioni e la capacità di lasciare libere le persone che si amano. Prodotto da Steven Spielberg e Martin Scorsese, “Maestro” è una sorta di sinfonia che si muove con agilità tra la linea musicale riservata ai componimenti di Bernstein e la linea sentimentale delle sue storie d’amore. Il ritmo è pieno, le soluzioni registiche razionali e funzionali, a iniziare dal passaggio tra il bianco e nero della prima parte e il colore della seguente. Oltre alla regia e all’interpretazione di Bradley Cooper, a reggere il film è anche l’interpretazione di Carey Mulligan, che dà a Felicia una dignità e una solarità palpabili: una prestazione che non passerà inosservata agli Oscar e che anche qui alla Mostra merita grande attenzione. “Maestro” sarà disponibile su Netflix a partire dal 20 dicembre, dopo una programmazione in sale selezionate all’inizio dello stesso mese.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).
“Maestro”, Bradley Cooper racconta la vita privata di Bernstein a Venezia
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