Il MoVimento 5 Stelle risponde alla mossa di Matteo Salvini in Senato (“La prossima settimana votiamo il taglio dei parlamentari ma andiamo alle urne a ottobre”) chiedendo il ritiro della mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte. “Salvini ha tolto ogni valenza politica al dibattito in corso. La proposta di votare la prossima settimana il taglio dei parlamentari presuppone che domani non si voti la mozione di sfiducia a Conte. Ci aspettiamo che la mozione di sfiducia venga ritirata”, ha detto in Aula il capogruppo pentastellato Stefano Patuanelli.
E su Facebook arriva un nuovo rilancio del capo politico del M5S Luigi Di Maio: “Ho sentito dire ai leghisti, in un momento di euforia, che taglieranno anche gli stipendi dei parlamentari. È giusto però che i cittadini sappiano che una proposta in tal senso già c’era, è nostra e la Lega l’ha bloccata per un anno. Solo uno stupido però non cambia mai idea. Si può cambiare idea una e, come in questo caso, anche due volte, per carità. Abbiamo fatto 30, facciamo 31! Tagliamo 345 parlamentari e contestualmente dimezziamo anche gli stipendi di deputati e senatori. Facciamolo subito. In ufficio di presidenza della Camera abbiamo ancora la maggioranza, non serve neanche convocare le Camere. Bastano un paio d’ore e buona volontà. 20 deputati”.
“La Lega ha ceduto sul taglio dei parlamentari, una riforma del MoVimento 5 Stelle e che il Paese aspetta da anni. Settimana prossima tagliamo 345 parlamentari – spiega -. Sono ancora seriamente preoccupato per milioni di famiglie italiane e per il rischio che aumenti l’Iva”.