LUCHETTI DIRIGE PIF “RITRATTO CUBISTA UOMO MEDIO”

Sarà in sala dal 14 marzo, distribuito da 01 Distribution in 360 copie, il nuovo film di Daniele Luchetti, Momenti di Trascurabile Felicità, con Pif, Thony e Renato Carpentieri, liberamente tratto da “Momenti di trascurabile felicità” e “Momenti di trascurabile infelicità” di Francesco Piccolo, co-autore della sceneggiatura insieme a Luchetti. Oltre al regista e il cast, a presentare il film anche i produttori Paolo del Brocco per Rai Cinema e Beppe Caschetto. Come fare un film da un libro dalla struttura aforistica?  “Anche noi ci chiedevamo come farlo e avrei voluto che lo scrivesse un altro – dice Piccolo – Daniele invece ha voluto me. Ho pensato di starci anni e invece devo dire che in poco tempo ci è venuta l’idea di dare una forza propulsiva a questi frammenti di vita, attraverso l’idea di poter vivere ancora un’ora e 32 minuti. Questo permetteva di mettere questi momenti di trascurabile felicità e infelicità a confronto con la morte”. Aggiunge Luchetti: “il libro era pieno di cose piccole e brillanti. Come potevamo farle fruttare? Mettendole a confronto con le cose importanti della vita di una persona come la sua morte e il bilancio che si fa prima di morire. Il risultato è un film che potrei definire il ritratto cubista di un uomo medio”.

Pif nel film è Paolo, l’anaffettivo e immaturo protagonista. L’attore e regista parla delle sue somiglianze e differenze con il personaggio che interpreta: “io sono più bacchettone e moralista del mio personaggio. Però è questa la potenza del film: nonostante io sia molto diverso da lui e abbia passato il film a pensare a quanto Paolo fosse superficiale e stupido, alla fine del film dico, io mi ci rivedo”. Il compito per Thony e Renato Carpentieri è stato quello di interpretare personaggi che nel libro non esistono. Ne parla in primis la cantante: “Con Daniele abbiamo fatto un lavoro cercando di creare una persona, prima del personaggio che è la moglie di Paolo. Ci siamo chiesti da dove viene Agata per arrivare alla donna che vediamo oggi. Mi è piaciuto interpretare una donna senza isterismi, che vive la sua vita con leggerezza nonostante abbia accanto Paolo che sembra un inetto”.

Renato Carpentieri, in un ruolo meno drammatico rispetto ai suoi precedenti film descrive il suo ruolo: “Il mio è un po’ un personaggio e un po’ una funzione, il personaggio ha quasi tutti i difetti dei viventi perché è un angelo di bassissimo livello, ha paura di tutto ed è pettegolo e millantatore”. Sull’insolita Palermo che si vede nel film, Pif dice: “Sono molto felice da palermitano che non ci sia la mafia a Palermo in questa pellicola. E questo non accade solo grazie alla sensibilità di produttori e regista, ma perché la città mostra un’altra faccia e narrazione di sé. In questo film la mafia non c’è né nella sceneggiatura né nella produzione”.

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