LORENZO VINCE IN AUSTRIA SU MARQUEZ E DOVIZIOSO

Una battaglia all’ultima staccata, fra sorpassi e colpi proibiti. Ma per il terzo anno di fila c’è una Ducati prima al traguardo del Red Bull Ring di Spielberg. Dopo Iannone (2016) e Dovizioso (2017), stavolta tocca a Jorge Lorenzo, che scommette alla partenza sulla doppia morbida e intraprende uno spettacolare duello con un Marc Marquez mai domo. Il Cabroncito ci mette tutta la sua classe per colmare il gap fra la Honda e la Ducati e fino all’ultima curva tiene sotto pressione il futuro compagno di squadra, bravo però a centrare la sua terza vittoria stagionale dopo Mugello e Barcellona, la numero 68 della carriera (47 nella classe regina). “Credo di aver perso dei mesi di vita ma ne è valsa la pena – se la ride alla fine il maiorchino – E’ stata una vittoria incredibile, una delle mie migliori in MotoGp. La soft? Non è detto che cali più delle altre, dipende dallo stile di guida e da come la gestisci e io ho imparato molto sulla gestione delle gomme”. Vedere un Lorenzo così in sella alla Desmosedici e pensare che il prossimo anno sarà alla Honda aumenta i rimpianti a Borgo Panigale ma ormai non è più possibile tornare indietro: “sono stati due anni molto passionali, di alti e bassi, dove entrambi ci siamo dati a vicenda delle cose positive per il futuro. Una parte di me sarà sempre ducatista”, le parole al miele del maiorchino. Che nella prossima stagione dividerà il box con un Marquez sempre più lanciato verso il titolo (+59 su Valentino Rossi) e che a differenza di Lorenzo aveva puntato sull’accoppiata media-hard. Una scelta che lo ha portato ad adottare una strategia d’attacco. Il 25enne di Cervera si è subito portato al comando cercando di creare un solco fra sè e le due Ducati a suon di giri veloci ma il suo piano ha funzionato solo per metà gara, fino a quando, un po’ per il calo della sua gomma, un po’ per la superiorità della moto italiana, Lorenzo e Dovizioso si sono rifatti sotto. “Ho dato veramente tutto, ci ho provato, ma in rettilineo ne avevano di più – ammette il Cabroncito – Almeno ho aumentato il vantaggio in classifica”.

Peccato per il Dovi, che dopo la beffa della pole finisce col fare da spettatore della sfida fra Lorenzo e Marquez. A un certo punto della gara il pilota forlivese sembrava essere messo meglio del maiorchino, poi però “ho finito le gomme – l’analisi del ducatista, che invece aveva optato per la doppia media – Per troppi giri ho cercato di superare Lorenzo senza riuscirci e ho consumato troppo la gomma. Sono deluso, volevo vincere”. Ottimo quinto posto per Danilo Petrucci davanti a un Valentino Rossi capace di risalire dalla 14esima piazzola. Un risultato che non basta a nascondere l’inferiorità della Yamaha. “Sono salito quest’anno 5 volte sul podio ma sono andato veramente forte in Qatar e in Germania, gli altri podi sono arrivati perchè uno fra quei tre è caduto o non era a posto. Non siamo veloci per il podio. E’ una questione di approccio, la situazione è questa e dobbiamo cercare di migliorare pensando al presente, non all’anno prossimo”. Splendido duello in Moto2 fra Francesco Bagnaia e Miguel Oliveira, risolto a favore del pilota italiano sul filo di lana: quinto successo stagionale per il 21enne torinese che si riprende la testa della classifica iridata, a +3 sul lusitano. Ancora a podio, il terzo di fila, Luca Marini davanti a Mattia Pasini. Doppietta italiana invece in Moto3, dove Marco Bezzecchi trionfa precedendo Enea Bastianini. Il secondo successo in questo 2018 dopo quello di Termas de Rio Hondo consente al 19enne pilota riminese di allungare anche nel Mondiale su Jorge Martin, oggi terzo: gara stoica per lo spagnolo, che ha stretto i denti per tornare in pista a tempo di record, a una settimana dalla frattura del radio sinistro rimediata a Brno.
(ITALPRESS).

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