LO SPAGNOLO VALVERDE IRIDATO A 38 ANNI

Alejandro Valverde ha vinto oggi, a Innsbruck, in Austria, la prova in linea dei Mondiali di ciclismo. L’esperto spagnolo si è imposto in volata davanti al francese Romain Bardet (secondo), al canadese Michael Woods (terzo) e all’olandese Tom Dumoulin (quarto). In quinta piazza, a circa 13″ dai quattro battistrada, il migliore degli azzurri, ovvero il trentino Gianni Moscon.
Per il 38enne iberico si tratta di un successo prestigioso, inseguito da ben 17 stagioni (e’ professionista dal 2002), a coronamento di una grande carriera. Prima di oggi, Valverde era salito sul podio iridato ben sei volte (in due occasioni secondo, in quattro terzo) ma non aveva mai ottenuto la maglia di campione del mondo. Anche in tutti e tre i grandi giri e’ andato a podio, con una vittoria nella generale della Vuelta a Espana del 2009. Detronizzato dunque Peter Sagan, vincitore delle ultime tre prove in linea iridate consecutive.
Ben 14 gli anni di distanza fra il neo campione del mondo e il trentino Moscon, che ha dimostrato di poter stare con i migliori, soprattutto in chiave futura. Dopo circa 235 chilometri dei 258 complessivi si è staccato dai migliori, invece, il siciliano Vincenzo Nibali, generoso e volenteroso ma costretto a “piegarsi” al termine di un’annata decismente sfortunata.
In festa invece Valverde, incoronato dopo il traguardo dal campione uscente Sagan. “Finalmente ce l’ho fatta. Il mio pubblico mi acclama, non ci posso credere: e’ qualcosa di incredibile. La squadra e’ stata perfetta. Sono arrivato allo sprint convinto: ho attaccato da lontano ed e’ andata bene. E’ la piu’ bella vittoria della mia carriera”, ha detto il ciclista murciano.
“Sapevo che non dovevo sbagliare e che dovevo rimanere con i migliori, per poi provare il tutto per tutto nel finale: ripeto, e’ stato incredibile”, ha aggiunto lo spagnolo.
Non raggiante ma consapevole di aver fatto il massimo e di poter lottare per il podio mondiale nelle prossime stagioni Gianni Moscon. “Abbiamo corso, io e tutta la Nazionale, col cuore e abbiamo dato tutto il possibile. In cima, a pochi chilometri dall’arrivo, sono entrato nella fuga buona e ho provato a tenere: ho cercato di gestirmi ma ho pagato gli sforzi fatti sulla salita finale. Poi ho provato soltanto ad arrivare al traguardo in buona posizione. Dopo 6 ore e 40 di corsa e’ difficile avere buone sensazioni, comunque ci ho provato: complimenti a Valverde. Io e l’Italia, ripeto, le abbiamo provate tutte”, ha spiegato l’azzurro.
(ITALPRESS).

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