di Giorgio La Bruzzo
PALERMO (ITALPRESS) – A 34 anni di distanza, la Roma ha la possibilità di fare pace col suo passato. Dopo l’impresa col Barcellona Dzeko e compagni trovano il Liverpool sulla strada per Kiev, con andata ad Anfield e ritorno all’Olimpico, come già successo con Shakhtar e blaugrana. La doppia sfida con i Reds non può che riportare la memoria alla finale dell’allora Coppa dei Campioni del 1984, quando all’Olimpico Neal portò in vantaggio gli inglesi prima del pari di Pruzzo, poi la lotteria dei rigori dove Grobbelaar innervosì i giallorossi: gli errori di Conti e Graziani regalarano la vittoria a Rush e compagni. Da allora le strade delle due squadre si sono incrociate in altre due occasioni: ottavi di finale della Coppa Uefa 2000-01, col Liverpool – poi alla fine vincitore del trofeo – che vince a Roma 2-0 con una doppietta di Owen e poi l’inutile successo giallorosso ad Anfield firmato da Guigou; la stagione dopo nuovo incrocio nella fase a gironi di Champions e 0-0 in Italia e 2-0 Reds Oltre Manica con le firme di Litmanen ed Heskey. Statistiche alla mano, nell’unica semifinale europea contro un’italiana il Liverpool è uscito sconfitto (3-1 ad Anfield contro l’Inter e poi 0-3 a San Siro nella Coppa dei Campioni ’64-65) e negli ultimi sei incroci ha vinto una sola partita a fronte di un pari e 4 sconfitte, le ultime due contro l’Udinese nella coppa Uefa ’12-13. Ma la storia lascia il tempo che trova: attualmente terzi in Premier a pari punti col Tottenham, i Reds hanno chiuso al primo posto un girone non impossibile con Siviglia, Maribor e Spartak Mosca, prima di far fuori Porto e soprattutto Manchester City.
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Jurgen Klopp, che in carriera vanta una finale di Champions col Borussia Dortmund e una di Europa League col Liverpool, entrambe perse, è la guida di una squadra che dietro concede, nonostante l’arrivo a gennaio per 85 milioni di euro dell’olandese Van Dijk, ma davanti è devastante: anche dopo l’addio di Coutinho, Manè, Firmino e soprattutto l’ex giallorosso Salah (38 gol stagionali in 43 partite) sono l’incubo di qualsiasi difesa. “Abbiamo di fronte una squadra fortissima, che ha eliminato il City – avverte il ds giallorosso Monchi – Ma credo che in questo momento dobbiamo pensare a noi stessi e a fare quello che abbiamo fatto bene col Barcellona e continuare su questa strada”. Baldissoni auspica che il ritorno all’Olimpico sia ancora decisivo (“la spinta dei tifosi ha avuto un peso finora e speriamo possa avere un ruolo anche in questa semifinale”) e non nasconde che “una volta arrivati fin qui dobbiamo ambire a vincere e faremo tutto il possibile per riuscirci”. “Qualsiasi squadra che fa tre gol al Barcellona è una squadra incredibile”, commenta sull’altro fronte Ian Rush, che però confida nel tridente di Klopp: “abbiamo davanti giocatori in grado di segnare in qualsiasi modo”.
Nell’altra semifinale un classico ormai del calcio europeo, Bayern Monaco contro Real Madrid. I tedeschi, nelle ultime 4 stagioni, sono sempre stati eliminati per mano di formazioni spagnole e in due occasioni – 2014 e 2017 – sono stati proprio i blancos a stoppare i bavaresi. “Una fantastica sfida, gigantesca”, le parole di Jupp Heynckes, che la Champions l’ha vinta due volte, prima col Real nel 2008 e poi col Bayern nel 2013. E proprio nella stagione del ‘triplete’ coi bavaresi, “abbiamo affrontato Juve e Barcellona giocando la prima in casa, speriamo sia un buon segno”, aggiunge Heynckes visto che il primo round si giocherà all’Allianz Arena. Il Bayern – che oggi ha sciolto le riserve sul successore di Heynckes annunciando l’arrivo in panchina di Niko Kovac – cercherà anche di vendicarsi della polemica eliminazione di un anno fa, con l’arbitraggio di Kassai che penalizzò al ritorno l’allora squadra di Ancelotti.
Effettuato anche il sorteggio delle semifinali di Europa League, con le due grandi favorite che si ritroveranno contro, Arsenal e Atletico Madrid, mentre il Marsiglia di Rudi Garcia se la vedrà col Salisburgo reduce dall’incredibile rimonta sulla Lazio. Quella fra Gunners e Colchoneros – andata all’Emirates – è una sfida inedita ma i favori del pronostico pendono leggermente per la formazione di Simeone, di casa in Europa League: 22 vittorie nelle ultime 26 gare disputate e due trofei alzati. Marsiglia e Salisburgo, col primo round al Velodrome, si sono invece già affrontare nei mesi scorsi durante la fase a gironi: successo austriaco per 1-0 firmato da Dabbur nella gara d’andata e 0-0 in Francia.
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