Litorale veneto, al via studio sull’accessibilità ai comuni balneari

Tourist visit Jesolo beach who located northeast of the capital of the province of Venice to enjoy the end of lockdown during the phase 2 of the coronavirus pandemic. Jesolo, Italy, May 18, 2020. Photo by Ettore Griffoni/Eyepix/ABACAPRESS.COM

VENEZIA (ITALPRESS) –

“Grazie al nuovo Protocollo con Veneto Strade e Infrastrutture Venete, prende il via lo studio che potrà dare riferimenti importanti nel miglioramento delle vie di accesso al litorale marittimo veneto. Un’area che si estende per 150 chilometri tra la foce del fiume Tagliamento, a nord, e il delta del Po, a sud, ospitando città balneari, tra cui Venezia, Jesolo, Caorle, Eraclea, San Michele al Tagliamento, Cavallino Treporti, Rosolina, Chioggia, Porto Tolle e Porto Viro ma anche zone dall’elevata valenza naturalistica, con una fauna e una vegetazione uniche, grazie alla stretta correlazione con i complessi lagunari e vallivi del Po. Ogni anno il litorale è in grado di attrarre il 43 per cento delle presenze turistiche del Veneto, prima Regione turistica d’Italia, con 32 milioni di turisti su 73 milioni in complessivo e un fatturato di 8 miliardi di euro su 18 complessivi. Analizzando i collegamenti infrastrutturali e le modalità di trasporto esistenti, lo studio ha l’obiettivo di individuare un modello organizzativo efficiente del servizio di mobilità sostenibile, integrato e intermodale che, nel rispetto dell’ambiente, consenta ulteriori opportunità di sviluppo economico e sociale della zona”.

Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, con riferimento allo schema di Protocollo di intesa tra Regione del Veneto, società Veneto Strade e Infrastrutture Venete per la definizione di uno strumento ricognitivo finalizzato alla realizzazione di un sistema di mobilità sostenibile e intermodale verso il litorale marittimo veneto.

“In base al Protocollo – ha spiegato la Vicepresidente regionale e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti – sarà istituito un gruppo di lavoro coordinato dalla Regione, che, integrato con quelli già avviati in questi anni con Anas e Rfi, analizzerà le principali direttrici di collegamenti, i possibili sistemi infrastrutturali atti a migliorare la viabilità e a ridurre il congestionamento estivo, le infrastrutture non stradali di sviluppo turistico come la litoranea veneta o i percorsi cicloturistici, le connessioni con i principali hub di trasporto quali aeroporti e stazioni ferroviarie, i sistemi di integrazione modale a servizio dei viaggiatori, il servizio tpl su rete viaria e navigabile, i flussi turistici di accesso alle località litoranee via bus e treno, etc. Saranno via via coinvolti anche la Città Metropolitana di Venezia, le Province di Padova e Rovigo, gli enti locali interessati, i gestori della rete infrastrutturale, le associazioni di categoria, etc. Al termine delle analisi sul sistema della mobilità, verrà, quindi, predisposto un quadro ricognitivo delle infrastrutture e sistemi di trasporto esistenti, con le criticità e le strategie di intervento più opportune al fine di potenziare la viabilità di accesso al litorale veneto”

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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