PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Quando mancano ancora due suddivisioni femminili, l’Italdonne di ginnastica artistica può già festeggiare l’ammissione alla Final Eight olimpica di dopodomani. Con il secondo posto provvisorio dietro agli Stati Uniti di Simone Biles, davanti a Cina, Gran Bretagna e Giappone, Manila Esposito e compagne bissano la qualificazione della maschile completando una doppietta a squadre che in Italia non si era mai vista nell’era della ginnastica moderna.
La 17enne Esposito, regina d’Europa e la donna più giovane dell’intera missione Coni, si è presentata sul proscenio a cinque cerchi sulle note di “Le vent le cri” di Ennio Moricone ed è partita con la sua routine: triplo giro in accosciata, rondata, flic, doppio teso, doppio giro impugnato, giro vela, Strug, rondata con flic e teso con due avvitamenti e mezzo, teso avanti, enjambee cambio 360°, rondata con flic e doppio salto raccolto nell’ultima diagonale. La giuria ha valutato l’esercizio della stella di Torre Annunziata con un 13.633. Dopo è toccato ad Alice D’Amato che riesce ad alzare la posta, portando alla causa azzurra un bel 13.700 con un esercizio coreografato su “Stanga” di Sagi Abitul & Guy Haliva. L’agente di polizia ligure è partita con un doppio giro impugnato ed ha proseguito con, nell’ordine, una rondata con flic e Silivas, rondata flic con triplo avvitamento, doppio giro in accosciata, enjambee cambio più strug, enjambee giro 360° di rotazione, enjambee cambio ad anello e ribaltata con due avvitamenti avanti nell’ultima diagonale. Terza italiana sul quadrato centrale della Bercy Arena Elisa Iorio, che, finalmente, corona il suo sogno a cinque cerchi. Sarà stato un pizzico di emozione ma la 2003 di Modena non riesce a portare il suo “corpo libero” – montato su “Circus for doom” di Battle Beast – oltre un 12.800, con un’esecuzione da 7.700. L’emiliana mette in fila un doppio giro in presa, giro vela, ribaltata con due avvitamenti avanti, due avvitamenti e mezzo dietro, enjambee cambio ad anello, strug, doppio giro in accosciata, rondata flic con doppio carpiato ed enjambee ad anello nell’ultima diagonale, leggermente sporcata. Il personale della Iorio rimane fuori dal computo dell’Italdonne grazie alla copertura della campionessa assoluta di specialità. La piccola Angela Andreoli aggredisce la pedana della Gymnova (l’azienda marsigliese che produce l’attrezzatura ginnica), con un triplo giro in accosciata al quale seguono la sua super diagonale composta da rondata più tempo-tempo più Tsukahara carpiato, rondata più tempo avvitato più doppio salto raccolto, enjambee cambio, enjambee cambio con giro 360°, doppio giro in presa, giro vela, salto avanti teso e doppio carpiato e strug in uscita. Il tutto al ritmo di ‘We are Justicè di Gabriel Saban che corona con un 13.500 portando all’Italdonne il totale, nella prima rotazione, di 40.833. Si passa al volteggio dove Casella schiera i tre Yurchenko con doppio avvitamento in rapida sequenza, anche perchè nessuna delle nostre atlete esegue il secondo salto valido per la media da finale olimpica. Esposito, ancora una volta, non tradisce le aspettative e trova un 14.133 in fondo alla rincorsa dei 25 metri. Iorio si riscatta subito con un 13.766, mentre D’Amato arriva troppo abbondante e incorre in una penalità da tre decimi. E’ il suo 13.200 a rimanere fuori, stavolta, perchè Andreoli, di nuovo, parte per quarta e porta a casa il risultato, con un avvitamento e mezzo. Grazie al 13.500 della neo arruolata nel Centro Sportivo dell’Esercito Italiano le Fate volano a 41.632. Al giro di boa quindi l’Italia vanta già un bottino di 82.465. Alle parallele asimmetriche fa il suo debutto nell’Olimpiade dei grandi colei che aveva vinto l’edizione giovanile, da junior, nel 2018 a Buenos Aires. E’ la seconda ginnasta italiana a riuscirci dopo Carlotta Ferlito che da Singapore 2010 saltò subito a Londra 2012. Il percorso di Giorgia Villa è stato più tortuoso, per via dell’infortunio agli Assoluti di Napoli che nel 2021 le precluse i Giochi di Tokyo una settimana prima della partenza. La bergamasca esegue una kippe slancio in verticale, Thachev, Pak, Shaposnikova, Pak con giro 360°, Shaposnikova con giro 180°, granvolta giro 180°, granvolta cubitale, granvolta con giro 360° e uscita in Tsukahara. Il punteggio di 13.666 paga qualche imprecisione di troppo. Manila Esposito arriva subito in soccorso, sotto gli occhi di Vanessa Ferrari che la gara l’ha seguita dagli spalti, come altri personaggi del calibro di Tom Cruise, Snoopy Dog e Arianna Grande, accorsi per tifare Team Usa. Sotto gli occhi della sua allenatrice, Camilla Ugolini, l’agente partenopeo cresciuto a Civitavecchia completa la routine con Kippe slancio in verticale, Nabieva, Pak, Shaposnikova, Pak con giro 360°, Kippe slancio verticale, Shaposnikova con 180°, granvolta con giro 360°, granvolta cubitale e doppio salto avanti raccolto in uscita: 14.166. Il due volte oro europeo di specialità Alice D’Amato, numero uno ad Antalya e Rimini, mette in mostra la sua eleganza mista a potenza, volando tra gli staggi francesi con kippe slancio in verticale, piantata con 360°, Shaposnikova dalla piantata, Salto Thachev, Salto Downie a gambe unite, Pak, Shaposnikova dallo stalder con 180°, Kippe slancio verticale, granvolta con 180°, granvolta cubitale, granvolta cubitale con giro 360°. L’uscita con doppio salto avanti si conclude tra gli applausi con un 14.666 che lascia aperte concrete speranze di final eight. La chiosa spetta a Iorio – visto che Andreoli, nella terza rotazione, è rimasta in panchina con i tecnici Marco Campodonico e Monica Bergamelli. Elisa esibisce la kippe slancio in verticale, Downie unito, Pak, Shaposnikova, Stalder con mezzo giro, Ejova, Shaposnikova con giro 180° dallo stalder, granvolta cubitale, granvolta con giro 360° e l’uscita con doppio salto avanti. Il 14.366 della ventunenne scarta il parziale della Villa e regala alla nostra nazionale il complessivo di 43.198. Per la trave, come apripista ritorna Manila Esposito che in questa specialità detiene pure il titolo continentale. Entra con rondata e poi aggiunge il flic, salto smezzato, salto smezzato, enjambee cambio, enjambee 180°, flic, ribaltata senza mani, enjambee, sissonne, ruota senza mani, tre giri in accosciata e rondata con doppio salto carpiato finale: 13.966. Iorio è un’altra che sui dieci centimetri di larghezza si muove con grande disinvoltura, entra con un salto teso smezzato e poi aggiunge una ruota senza, enjambee con cambio, enjambee cambio ad anello, flic, salto smezzato, salto smezzato, ribaltata senza, enjambee, flic e un giro in presa. Sul doppio carpiato in uscita accusa un dolore alla caviglia. Subito soccorsa dal fisioterapista storico della FGI, Salvatore Scintu, al Villaggio bisognerà valutare l’entità di quella che sembra una leggera distorsione al malleolo. Intanto, il suo 12.966 viene prontamente coperto da Alice D’Amato che entra con enjambee cambio e prosegue con ribaltata senza, enjambee più Sissone, enjambee cambio, enjambee cambio ad anello, flic pancia, flic più salto smezzato, salto avanti, doppio giro in accosciata, completando con un salto teso con due avvitamenti e mezzo. Il 13.866 vale l’aggancio alla Cina. Per il sorpasso ci pensa Angela Andreoli che regala il terzo acuto di una gara perfetta e con 13.366 prende le compagne per mano fino a quota 41.198. Entrata con un salto avanti raccolto, Angy, classe 2006, continua con la ribaltata con salto avanti raccolto, un giro e mezzo in accosciata, flic con due salti tesi smezzati, enjambee cambio, enjambee con giro 180°, ribaltata senza mani, salto carpiato con flic e uscita in Tsukahara (provato per la prima volta in gara): con 166.861 le ‘Fairy Fivè sono davanti a Cina e Gran Bretagna, seconde soltanto alle luccicanti stelle statunitensi. L’Italdonne entra così ufficialmente nell’ottetto olimpico che il 30 luglio si giocherà le medaglie. Per quanto riguarda gli Usa, il totale di 172.296 parla da sè. La star Simone Biles va in fuga nella qualifica all around con 59.566. Tra le finaliste ci saranno sicuramente Manila Esposito (55.898) e Alice D’Amato (55.432), al momento quinta e sesta. La campionessa olimpica al corpo libero Jade Carey, che a Tokyo tolse alla Ferrari l’estasi dell’oro, conclude l’ultima diagonale rovinando a terra, tra le lacrime. Quindi si può già dire che il suo trono è vacante, come quello dell’assente cinese Guan Chenchen alla trave. La brasiliana Rebecca Andrade al volteggio e la belga Nina Derwael alle parallele potrebbero ancora difendere i rispettivi titoli. Biles permettendo, però, anche se ha risentito di un fastidio al polpaccio durante il suo corpo libero. Qualunque sia l’entità del problema non ha frenato la parata della numero uno in circolazione. A cominciare dal volteggio dove ha messo in fila il Biles II, ossia lo Yurchenko, doppio salto carpiato indietro, e, nel secondo salto, una rondata flic con mezzo giro, salto teso avanti con un avvitamento e mezzo. Media da 15.300 e non ce n’è per nessuno. Come per il 14.600 al corpo libero, dove attualmente D’Amato è quarta ed Esposito sesta. Alla trave meglio dell’americana ha fatto soltanto la cinese Yaqin Zhou (Manila è quinta e Alice sesta, con le dita incrociate), mentre sugli staggi la Biles rischia seriamente di rimanere a guardare, malgrado sia stato l’ultimo attrezzo, dal quale è planata sorridente nella standing ovation generale, davanti ad un plotone di fotografi. Al comando, nella classifica provvisoria dopo tre rotazioni c’è l’algerina Kaylia Nemour che qui in Francia ha tante motivazioni in più per restare lì dov’è, il prossimo 4 agosto.
– foto Federginnastica –
(ITALPRESS).
L’Italdonne di ginnastica artistica alla Final Eight di Parigi
Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]