Quel che è successo a San Siro ha esaltato la bellezza del calcio. Il Milan di Ibra (un gol e un assist) stava dominando il derby ed aveva chiuso sul 2-0 al 45′. L’Inter nella ripresa ha segnato quattro gol ribaltando il risultato e agganciando la Juve. La squadra di Pioli è crollata nella ripresa sotto i colpi dei nerazzurri. Inter a due facce: pessima nel primo tempo, sublime nella ripresa, al contrario dei rossoneri. La classifica ora dice: Inter e Juve 54, Lazio 53. Conte nell’intervallo ha forse motivato i suoi che hanno reagito bene e hanno ribaltato il risultato. E’ stata una giornata importante se non decisiva, per il campionato. Il Milan non puo’ sperare che faccia tutto Ibra, che ha colpito un palo nel finale. Sarebbe stato il 3-3. Inoltre, una cosa è certa: non è più la Juve di una volta. L’anno scorso la squadra bianconera vinse il campionato perdendo quattro partite in tutto, due anni fa solo tre. Quest’anno ha già subito le sconfitte contro Lazio, Napoli e nella fatal Verona. Tre ko nelle ultime nove giornate. Son cresciuti gli avversari o è scaduta la squadra bianconera ? Questo si chiedono i tifosi juventini. E parecchi rimpiangono Allegri. Stavolta non è bastato il bel gol di Ronaldo, che ha battuto Trezeguet segnando per la decima settimana consecutiva e arrivando a quota venti reti. Per il Verona è stata una settimana d’oro: ha fermato Milan e Lazio in trasferta e battuto la capolista al Bentegodi. Juric sta portando i suoi verso l’Europa. La squadra gialloblù è un gioiellino quasi perfetto: è capace di metter sotto anche avversari titolati. E, quanto al rigore provocato da Bonucci, secondo alcuni sarebbe stato “provocato” dalle proteste di Commisso (un benefattore) a Torino. Suggestioni, retropensieri, fantacalcio. Intanto la Lazio, con la vittoria sul difficile terreno del Parma (le polemiche non sono mancate per presunti errori di Di Bello: inevitabile) ha messo insieme il diciottesimo risultato utile consecutivo e si è messa a un punto dalla Juventus. Questa è una stagione straordinaria per la squadra di Inzaghi che ora crede di poter correre per lo scudetto. Il Parma non è un avversario facile e la vittoria biancoceleste (gol di Caicedo) ha un notevole valore. Il confronto interno con l’Inter, nel prossimo week-end, sarà decisivo. La cosiddetta “crisi della Roma”, generata dalla sconfitta interna col Bologna, ha diverse motivazioni: a) il confronto inevitabile con i dirimpettai della Lazio; b) gli errori sul campo di Fonseca e dei giocatori; c) il cambio di dirigenza che fa pensare a novità radicali. Il Bologna ha bene approfittato delle debolezze difensive dei giallorossi (sette gol subiti in due partite) e ha colpito con le sue frecce Barrow (doppietta) e Orsolini. Ora la squadra di Mihajlovic (tre vittorie di fila) è sempre più vicina all’Europa, mentre la Roma (quattro punti in sei partite) comincia a dubitare del traguardo-Champions. E c’è in vista la sfida con con la concorrente diretta Atalanta a Bergamo. La squadra di Gasperini ha vinto a Firenze, dove non passava da tempo. La Dea è una macchina da gol che ha superato quota sessanta (esattamente 61 reti), facendo una bella gara e vanificando il vantaggio di Chiesa. I fiorentini hanno preparato una maglia per Gasp (“Uno di noi”) dimenticando i rancori del passato. Ma la Fiorentina dove va ? Arbitri o non arbitri, un punto in tre partite è un misero bottino e la squadra di Iachini è scesa parecchi gradini della classifica. Nello scontro diretto con la Roma, l’Atalanta potrebbe definitivamente staccare i giallorossi e assicurarsi un posto in Champions. Il Torino ha cambiato allenatore (Longo), ma non i risultati. La Sampdoria, che si dibatte in una posizione scomoda in classifica, ha vinto sul campo granata, gettando nello sconforto il club di Cairo, ornai avviato a una classifica molto mediocre: quattro sconfitte di fila con 16 gol subiti. Ormai non si sa a che santo votarsi. Contestazione aperta. La squadra di Ranieri si è allontanata dalla zona pericolo: ha ritrovato i gol di Quagliarella e Ramirez (doppietta). Ma in coda hanno vinto anche Lecce e Genoa, il Brescia ha pareggiato e la Spal è rimasta ultima. Il Lecce ha approfittato degli errori del Napoli (in attacco e in difesa), nel giorno del rientro di Koulibaly; vincendo al San Paolo e confermando la sua vocazione “esterna”. Lapadula (doppietta) e Mancosu (eurogol) sono stati i protagonisti. Male la squadra di Gattuso (“C’è troppa passività”) che ha perso ancora in casa (sesto ko) dopo aver battuto la Juve. Forse c’era un rigore su Milik, ammonito invece per simulazione. Il Grifone è tornato a vincere sul Cagliari una partita con molti infortuni. Il vecchio Pandev è partito dalla panchina, segnando il gol decisivo. I sardi son tornati a perdere dopo tre pareggi. Dopo aver centrato i legni della porta bresciana, l’Udinese ha subito il gol di Bisoli. La squadra di Lopez, ultimo allenatore ingaggiato da Cellino, non ha però assaporato la vittoria per il gol (meritato) di De Paul. I friulani hanno agganciato la Fiorentina. Il Sassuolo in ottima forma (dieci punti in quattro partite) ha dato una forte spinta verso la serie B alla Spal (nove sconfitte in dieci gare). Situazione drammatica per i ferraresi. La squadra di De Zerbi continua a giocar bene, quella che era di Semplici ultima con poche speranze. Sarà Di Biagio (prima esperienza in A) a pilotare la Spal nel finale di stagione. Auguri. Lazio-Inter, Atalanta-Roma e Lecce-Spal nel prossimo turno saranno autentici spareggi.
L’INTER RIBALTA IL DERBY, E ORA LA LAZIO
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