Il campionato è (quasi) finito, andate (quasi) in pace. Salvo un improbabile suicidio nerazzurro, lo ha (quasi) vinto l’inter che – passando a Bologna- è tornata a + 8 sul Milan con una partita in meno. Mercoledì se batterà il Sassuolo, andrà a + 11. Sarà difficile che la squadra di Conte si faccia rosicchiare undici punti in nove partite. E’ tornato quindi il caro, vecchio campionato, con alcune sorprese nell’uovo pasquale: il pari della Samp a San Siro, quello del Parma a Benevento, le difficoltà della Juve nel derby. E’ tornato il campionato dopo la sosta azzurra, il Covid, le polemiche, le bravate di alcuni giocatori della Juve, gli incredibili errori difensivi che gli scienziati del pallone non sono riusciti ad impedire. E il cambio di mano dei diritti tv che potrebbe togliere il verbo a qualche celebre oratore e darlo ad altri. E’ tornato il campionato e l’Inter con Lukaku ha sbloccato la partita di Bologna, vincendola col minimo risultato sindacale e continuando la sua corsa verso lo scudetto. La squadra di Conte (contento del tutto ?) ha confermato la propria autorevolezza contro un avversario che non aveva il portiere titolare Skorupski e l’ex nerazzurro Palacio e ha giocato dignitosamente bene, ma senza risultati concreti. Un palo di Lautaro ha confermato la capacità nerazzurra di dettare i tempi dei propri successi. Il Milan sta invece dilapidando in casa il patrimonio accumulato nel girone d’andata. E Ibra ha perso la bacchetta magica, rimasta fra le righe e gli aggettivi degli adulatori. A San Siro si è vista una bella Samp per mezz’ora e Donnarumma ha salvato il Milan che poi è cresciuto. Ma un incredibile errore di Hernandez (passaggio da sinistra al centro dove non c’erano compagni) ha permesso a Quagliarella di insaccare a porta vuota. Colley ha fatto un salvataggio sulla linea e il pareggio di Hauge non ha migliorato di molto la situazione della squadra di Pioli: i rossoneri (che hanno colpito un legno del finale) rischiano di farsi raggiungere dagli inseguitori. Forse il pareggio nel Derby della Mole non è servito nè alla Juve, perchè è a 9 punti dall’Inter (anche se deve recuperare, come la capolista, una partita), e non è giovato neppure al Torino, rimasto impelagato in fondo alla classifica, ma con un recupero da giocare. E’ stato un derby sanguigno, combattuto. Poteva vincerlo il Toro (doppietta di Sanabria: quattro gol in cinque partite), poteva conquistare il successo la Juve: palo di Bentancur nel finale, dopo il pareggio di Cristiano Ronaldo. Ma nessuno potrà dimenticare gli errori di Kulusevski e Szczesny. Certo l’impressione è che qualcosa stia sfuggendo di mano, la mancata convocazione dei “rei” della festa in casa McKennie e l’andamento delle ultime partite spiegano tante cose. Il Torino è tornato ai risultati preferiti, i pareggi, dell’era Nicola. La salvezza sarà dura da ottenere. Anche se ha trovato uno che segna (Sanabria), in assenza dei gol di Belotti. Quanto alla lotta per la Champions, l’Atalanta sembra sempre più sicura, ma non è stata facile la vittoria sull’Udinese. Con la doppietta di Muriel (18 gol in tutto) sembrava una partita già vinta dalla Dea, ma la squadra friulana con Pereyra ha riaperto la gara. Gotti, che aveva fatto esordire Braaf, ha dato filo da torcere ai nerazzurri, tuttavia non è riuscito a far punti perchè Zapata ha dato sostanza al risultato nerazzurro e non è bastato il gol di Stryger Larsen per andare a punti. Brividi anche per il Napoli, in vantaggio per 3-1 e raggiunto dal Crotone, poi battuto da un gol di Di Lorenzo. Da segnalare la doppietta di Simy (15 reti). E il 14.mo gol di Insigne. Il Crotone ha accusato i propri limiti difensivi (74 gol subiti) e non è servito a nulla una prestazione a tratti valida. E’ stata la quarta vittoria consecutiva della squadra di Gattuso. Battaglia anche a Reggio Emilia. La Roma si è fatta rimontare due volte da una formazione zeppa dai ragazzotti, assai combattivi, del Sassuolo. Errori della difesa giallorossa. Raspadori (giovane capitano di ventura) ha siglato il pareggio. La Roma pensava all’Ajax ? Vittoria della Lazio su un rigore discusso di Caicedo (sostituto di Immobile) contro uno Spezia che le ha dato dei fastidi. Pareggio con molte discussioni in Genoa-Fiorentina. Dopo il gol di Destro (decimo e contratto rinnovato) una prodezza di Vlahovic ha dato il pareggio alla squadra del rientrante Iachini in panchina. Ribery si è fatto espellere per un fallaccio. In zona salvezza solo il Torino nel Derby e il Parma a Benevento hanno strappato punti. Gli emiliani lo hanno fatto in rimonta. Sul campo sannita le due squadre avevano il problema del gol ed è finita 2-2. Gravissima la sconfitta del Cagliari contro il Verona, con i gol di Barak e Lasagna. Espulso Juric per proteste. Un palo di Duncan ha detto che i sardi non sono stati fortunati. Ma anche i gialloblu han colpito un legno. Mercoledì i recuperi di Inter-Sassuolo e Juventus-Napoli ci diranno di più sulla situazione nei quartieri alti della classifica. Buona Pasqua a tutti.
(ITALPRESS).
L’INTER ACCELERA E IL MILAN RALLENTA
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