Permessi legge 104, quanti giorni spettano: le regole sulla concessione dei permessi legge 104 sono cambiate per tutti i lavoratori che ne usufruiscono. Vediamo insieme quali sono le nuove regole attuate per i permessi 104.
La Legge 104 prevede dei permessi retribuiti Inps per tutti coloro che necessitano di assistere un familiare malato e che necessita di cure e sorveglianza. La legge 104, aggiornata il 4 Novembre 2010 con la modificazione n.183, prevederà nel 2018 nuove regole per quanto riguarada la richiesta dei permessi 104, da parte sia dei dipendenti pubblici sia privati.
Permessi legge 104, quanti giorni e a a chi spettano?
I permessi legge 104 retribuiti dall’Inps, possono essere richiesti da tutti i lavoratori che:
- accudiscono i figli malati, affetti da disabilità
- assistono un familiare o un parente affine, entro il 2°, con gravi problemi di disabilità
- sono affetti, essi stessi, da disabilità gravi
Tutti coloro che rientrano in queste diciture, possono richiedere all’Inps 3 giorni di permesso da lavoro con la legge 104. I giorni di permesso possono anche essere frazionati in ore. Quindi il lavoratore, può richiedere di lavorare meno ore, decurtandole dai 3 giorni di permesso 104. I permessi della 104/92 sono regolati da diverse normative e da precise condizioni, che permettono solo a coloro che rientrano nella legge, di poter apporre questa domanda che offre dei permessi mensili retribuiti.
Permessi legge 104 retribuiti Inps: cosa sono e chi ne ha pieno diritto?
Vediamo nel dettaglio cosa sono e chi ha diritto ai Permessi legge 104. Come riportato dalla legge 104/92 e dalle successive modificazioni, i permessi retribuiti Inps, spettano a:
Portatori di Handicap: ossia tutti i lavoratori che presentano una minorazione sensoriale, psichica, fisica. Questa può essere sia progressiva che stabilizzata. Inoltre, sono considerati Portatori di Handicap tutti coloro che hanno difficoltà di relazione, di apprendimento o d’integrazione al lavoro, a causa di una malattia disabilizzante. Quest’agevolazione serve dunque a fornire un aiuto a tutti coloro che già vivono sul posto di lavoro uno svantaggio dal punto di vista salutistico.
Gravi Handicap: in questa fascia sono compresi tutti coloro che improvvisamente hanno ridotto la propria autonomia personale perché impegnati ad accudire una persona affetta da gravi handicap. Nei casi in cui un familiare o un parente, al massimo di 2°, sia a carico del lavoratore che deve prendersene cura, questo può richiedere i permessi di lavoro legge 104. In questo caso i permessi 104 servono per assistere in modo continuativo, permanente e globale la persona affetta da disabilità.
Chi può richiedere i permessi legge 104?
I permessi 104 possono essere richiesti da:
- Dipendenti pubblici o privati con grave disabilità
- Lavoratori dipendenti, dell’amministrazione pubblica o dello Stato che hanno un familiare affetto da disabilità
- Genitori lavoratori dipendenti, pubblici o privati, che hanno un figlio disabile. In questo caso i permessi 104, prevedono delle agevolazioni di fruizione differenti, a seconda della malattia e del grado di disabilità.
- Lavoratori privati che hanno parenti o affini entro il 2 grado affetti da malattie gravi e disabilità.
I permessi legge 104 non possono essere richiesti da:
- coloro che lavorano a domicilio
- i lavoratori agricoli che lavorano a giornata
- i lavoratori autonomi
Quali sono i requisiti per la domanda Permessi 104 Inps?
Per formulare la domanda per i permessi legge 104 inps, bisogna non solo essere affetti o dover assistere qualcuno con un grave handicap. Secondo la legge, ne hanno diritto solo coloro in possesso di determinati requisiti. La legge 104 permette di usufruire dei permessi a:
- ai lavoratori dipendenti full time o part time che sono assicurati per le prestazioni economiche di maternità previste dall’Inps.
- coloro che chiedono permessi in situazione di handicap grave e riconosciuto dalla commissione ASL e confermato da un medico dell’Inps.
- coloro che sono ricoverati a tempo pieno o hanno un familiare ricoverato e con gravi disabilità certificate.
Permessi legge 104: quanti giorni o ore si possono richiedere?
I permessi legge 104 retribuiti dall’Inps, prevedono per esattezza 3 giorni al mese, i quali possono essere richiesti per intero oppure ad orario frazionato. La frazionabilità dei 3 giorni di permesso della legge 104, può essere decisa solo in base alle ore di lavoro che si svolgono mensilmente.
Dunque se per esempio si lavora 36 ore per 6 giorni lavorativi, i 3 permessi avranno un valore totale di 18 ore da poter decurtare durante l’intero mese. Se invece si lavora 40 ore a settimana per 5 giorni lavorativi, le ore fruibili saranno pari a 24 ore. Quindi frazionando a ore i permessi, non tutti possono usufruire delle stesse ore, questo perché il permesso è pari a 3 giorni lavorativi. Dunque chi ha un giorno lavorativo part time, avrà meno ore di permesso, rispetto a chi affronta un giorno lavorativo full time. Per comprendere meglio come funzionano i permessi con un lavoro part time, vi segnaliamo l’articolo dedicato: part time con legge 104.
Permessi legge 104: genitori con figli affetti da disabilità
Come abbiamo accennato in precedenza, le agevolazioni previste dalla legge 104 e il numero di permessi usufruibili cambiano nel caso in cui si prevede che un genitore si debba prendere cura del figlio disabile. Per tutti i lavoratori che assistono un figlio disabile e per tutti coloro che sono disabili con figli, la legge prevede che:
- Questi non possano essere trasferiti in altre sedi di lavoro, se non per loro esplicita richiesta
- La sede di lavoro dev’essere quella più vicina alla residenza della persona disabile o che presta assistenza al figlio
- I congedi parentali vengono retribuiti
- I permessi retribuiti possono essere richiesti sia in ore che in giorni
Le agevolazioni per tutti i lavoratori dipendenti con figli minori affetti da grave disabilità, possono accedere anche ad altri tipi di agevolazioni e di permessi retribuiti.
Questi possono fino ai 3 anni del bambino:
Ottenere il prolungamento della maternità o paternità, sino ai 3 anni di età, il periodo di astensione è facoltativo. S’è necessario il genitore può richiedere tutti i 3 anni, con un’indennità da parte dell’Inps pari solo al 30% della retribuzione ordinaria. Il periodo può essere anche prolungato nel caso in cui ci siano gravi problemi di salute o non ci sia nessuno a prenderesi cura del bambino.
Dopo i 3 anni, solitamente anche per i genitori con figli disabili entrano in vigore le regole dei permessi 104, come abbiamo citato in precedenza. In caso di ricovero o gravissime condizioni del bambino, il genitore può richiedere per due anni di lavorare part time, invece che a tempo pieno. Questa possibilità naturalmente sussiste solo per coloro che lavorano 40 ore settimanali.
Per altre informazioni: Benefici con legge 104