Anche se si parla di esonero o “esenzioni” la fattura elettronica coinvolge tutti i titolari di partita IVA, siano essi titolari di partita iva ordinaria, siano essi militanti nel regime dei minimi o nel regime forfettario. Quindi, come è chiaro, non esiste un esonero assoluto. Proseguiamo per gradi e cerchiamo di capire in che misura può interessarti l’obbligo fattura elettronica.
Obbligo fattura elettronica: chi sono gli esonerati e come devono adeguarsi i titolari di partita IVA nel Regime dei Minimi, nel regime forfettario o agevolato.
Cos’è la fattura elettronica
La fattura elettronica è una fattura a tutti gli effetti solo che è prodotta in formato digitale. Il formato in questione è xml. Non lasciarti spaventare dalla parola “formato xml”. Questo formato può essere aperto e processato anche con semplici programmi di testo come il Blocco Note di Windows o Text Edit di Mac. Si tratta di un formato come un altro… probabilmente fino a oggi eri abituato alle fatture cartacee salvare al computer in formato pdf o doc.
La fattura elettronica viene trasmessa con un sistema di interscambio delle fatture gestito direttamente dall’Agenzia delle Entrate. L’obbligo di utilizzare la fattura elettronica in formato xml implica che le fatture cartacee non saranno più ammesse per le operazioni nazionali e si considereranno come non emesse.
Nell’articolo guida come fare una fattura elettronica ti abbiamo spiegato come produrre una fattura in formato xml e come trasmetterla sfruttando il servizio dell’Agenzia delle Entrate.
Obbligo fattura elettronica
Perché abbiamo detto che la fatturazione elettronica è obbligatoria per tutti? Perché lo anche per i minimi e per il regime forfettario in determinati contesti.
L’esenzione dall’obbligo di fattura elettronica interessa il regime dei minimi e il regime forfettario solo nell’emissione della fattura ma non quando si parla di fatture spesa.
L’esonero dall’obbligo della fattura elettronica interessa:
- i “minimi” (regime di vantaggio di cui all’art. 27 co. 1 e 2 del DL 98/2011),
- i “forfettari” (regime di cui all’art. 1 co. 54 – 89 della L. 190/2014)
Mentre dal lato attivo il quadro normativo e procedurale è chiaro, dal lato passivo, vale a dire per quanto concerne la ricezione delle fatture formato xml, occorre formulare alcune riflessioni.
Chi è nel regime dei minimi o nel regime forfettario, per le “fatture spesa” da portare nello sgravio fiscale, dovrà usare comunque il sistema di fatturazione elettronica. Questi contribuenti “esonerati” dall’obbligo fattura elettronica possono decidere di ricevere le fatture comunicando ai fornitori il proprio codice destinatario ovvero un indirizzo PEC. Solo in quest’ultimo caso sussiste l’obbligo di archiviazione sostitutiva delle fatture di acquisto ricevute.
Al fine di evitare che “scatti” l’adempimento dell’archiviazione sostitutiva, quindi, è opportuno che i predetti soggetti comunichino preventivamente ai loro fornitori di non voler ricevere la fattura a mezzo PEC da archiviare, poi, con il sistema della conservazione sostitutiva (tramite Agenzia delle Entrate) di tutte le fatture elettroniche.
Regime dei minimi e forfettario
In altre parole, per quanto riguarda il ciclo attivo (cioè le fatture emesse) non cambia nulla: vanno bene le fatture cartacee. Non è necessario produrre fattura elettronica in formato xml.
Per il ciclo passivo (fatture ricevute), invece, le regole cambiano anche per chi è nei minimi o nel regime forfettario.
Le fatture non dovranno più essere ricevute in formato cartaceo/pdf ma in formato elettronico (xml). Se, invece, chi emette la tua fattura spesa è come te nel regime dei minimi o forfetario, la fattura sarà ancora in cartacea/pdf. La ricezione delle fatture potrà avvenire in diversi modi. Nel web impazzano servizi di gestione delle fatture elettroniche che consentono di ricevere, emettere e conservare le fatture.
Obbligo fattura elettronica carburante
Per quanto riguarda le spese carburante, l’obbligo riguarda tutti così come spiegato nell’articolo fattura elettronica carburante. L’iniziativa è partita nel 2018 obbligando i contribuenti a pagare il carburante con metodi tracciabili.
Fattura elettronica
La fattura elettronica prevede un periodo di tolleranza. Non è una proroga, ma un periodo in cui chi non si è ancora adeguato non verrà sanzionato. Tale periodo di tolleranza è di 6 mesi: quindi non vi saranno sanzioni entro il 30 giugno 2019.