Strumento diffusissimo in tutta Italia, il libretto postale è un libretto di risparmio che può essere intestato a una o più persone, per poter conservare in modo sicuro i propri risparmi. Garantito dallo Stato, non necessita di costi per la gestione o per la sua apertura, e può essere dunque una buona scelta per chi è alla ricerca di un salvadanaio pratico e semplice.
Ma che cosa accade se il libretto postale è cointestato, e bisogna comunicare i dati per il calcolo ISEE?
Ne abbiamo voluto parlare in questo breve approfondimento, nella speranza di risolvere ben più di qualche dubbio in merito!
Calcolo ISEE e libretto risparmio cointestato
Andiamo con ordine. Per poter effettuare il calcolo ISEE è necessario richiedere e comunicare il dato della giacenza media del libretto di risparmio per l’anno solare precedente, ovvero quello a cui si riferisce il conteggio dell’indicatore della situazione economica equivalente.
Ma dove si richiede la giacenza media? E che cosa è?
Anche in questo caso, giova una piccola premessa. Per giacenza media intendiamo la somma di denaro di cui dispone il cliente in un dato periodo dell’anno. Dunque, nel caso di libretto di risparmio postale, parliamo della somma di denaro media depositata sul conto nel corso dell’anno.
Richiederla è molto semplice. Basta infatti rivolgersi in uno degli uffici postali presenti sul territorio ed effettuare una specifica richiesta. Le Poste effettueranno dunque la comunicazione gratuita del dato in esame, che potrà essere utilizzata per i propri fini di calcolo ISEE.
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Non solo. Al fine di rendere ancora più semplice l’effettuazione di questa operazione, tutti gli intestatari di un libretto di risparmio dematerializzato riceveranno questa informazione direttamente all’interno del rendiconto annuale delle operazioni. Insomma, non ci sarà nemmeno bisogno di effettuare una richiesta esplicita, perché il dato sarà contenuto nel documento in questione.
Se invece si volesse procedere in prima persona a un calcolo della giacenza media, bisognerà armarsi di un po’ di pazienza, soprattutto se si ha l’abitudine di compiere molte operazioni. Prendi dunque tutti gli estratti conto postali che hai ricevuto nell’arco dell’anno, somma i numeri creditori (non sono nient’altro che gli importi per il numero di giorni) e dividili per 365.
E nel caso in cui il libretto postale sia cointestato?
Libretto postale cointestato: dividere a metà
Nel caso in cui si abbia un libretto postale cointestato, ovvero nel caso in cui il libretto postale sia intestato a due persone (moglie e marito, genitore e figlio, e così via), sarà sufficiente ripetere le operazioni che abbiamo esplicitato nel paragrafo precedente e dividere il risultato per due.
Insomma, ai fini del calcolo ISEE (e non solo per questo scopo, si consideri ad esempio che cosa avviene nell’ipotesi di un pignoramento del saldo del libretto postale cointestato), i soldi che sono presenti su un libretto postale che risulta essere intestato a due persone si intendono appartenenti a ciascuno dei due intestatari in misura proporzionale, ovvero al 50%.
Da quanto sopra ne deriva che un rapporto che è intestato contemporaneamente a quattro persone, permetterà a ciascuna di queste quattro di essere titolare della somma presente nel limite del 25% e, dunque, ai fini ISEE bisognerà suddividere la giacenza media per 4.
Naturalmente, se desideri disporre di maggiori informazioni sul calcolo della giacenza media, è sempre opportuno evitare dei conteggi fai-da-te, che ti esporrebbero a responsabilità dirette, ma richiedere sempre il rilascio di un documento ufficiale da parte delle Poste Italiane, che avranno certamente la possibilità di comunicarti l’informazione da te richiesta entro pochissimo tempo.
Considerato poi che sempre più persone sono titolari di un libretto dematerializzato, il dato – come sopra abbiamo già ricordato – può essere facilmente trovato all’interno del rendiconto annuale che tutti i clienti ricevono.