Differenza tra assegno di mantenimento e alimenti, quanto dura l’obbligo di versare gli alimenti e di pagare il mantenimento. Tutte le informazioni sugli obblighi.
Alimenti e mantenimento, in entrambi i casi si dovrà tenere conto delle possibilità e delle condizioni economiche del coniuge obbligato.
Alimenti, cosa sono
Gli alimenti consistono in un versamento di denaro effettuato da un soggetto obbligato (sulla base della reciproca assistenza e solidarietà familiare), a favore di un beneficiario che verte in stato di bisogno.
Il diritto agli alimenti sussiste anche se vi è stata pronuncia di addebito della separazione al coniuge più debole economicamente. Quindi, anche se la “colpa” del divorzio è del coniuge economicamente più debole, questo avrà diritto agli alimenti ma non al mantenimento.
Il coniuge economicamente più debole a cui è stata addebitata la separazione non avrà diritto a mantenere lo stesso tenore di vita precedente alla separazione (quindi non avrà diritto al mantenimento) ma se verte in condizioni di difficoltà economica avrà diritto agli alimenti.
Quando l’ex coniuge (marito o moglie) è obbligato a versare l’assegno alimentare
Gli alimenti vengono versati al beneficiario (in genere l’ex coniuge o l’ex convivente in caso di coppie di fatto) quando vi sono delle oggettive necessità. In particolare, gli alimenti sono obbligatori quando:
- l’ex verte in stato di bisogno
- l’ex è disoccupato e impossibilitato a lavoro
- l’altro coniuge è in grado di pagare gli alimenti.
L’importo degli alimenti deve essere commisurato ai bisogni primari del beneficiario. Gli alimenti, infatti, devono consentire al beneficiario di coprire le spese di vitto, alloggio e cure mediche.
Quanto dura l’obbligo di versare gli alimenti?
Fintanto che l’ex coniuge verte in condizione di bisogno, la controparte è obbligata a versare l’assegno alimentare. L’obbligo, infatti, non ha una durata stabilita, tuttavia può cessare o essere modificato se cambiano i presupposti che ne giustificavano il versamento.
Per esempio, se il coniuge che versa gli alimenti perde il lavoro, può chiedere al giudice una modifica dell’importo da versare. Se l’ex coniuge che riceve gli alimenti trova lavoro, è nel diritto di colui che versa gli alimenti un aggiornamento da parte del giudice.
Chiarito che cos’è l’assegno alimentare, passiamo al mantenimento. Si tratta, infatti, di due sostentamenti a carattere diverso.
Assegno di mantenimento, che cos’è
Anche in questo caso si tratta di un versamento in denaro, tuttavia con finalità diverse. Se gli alimenti servono a sostenere un ex coniuge in difficoltà economica, il mantenimento serve a garantire all’ex coniuge lo stesso tenore di vita al quale era abituato prima della separazione.
Differenza tra assegno di mantenimento e alimenti
Una volta che i coniugi si separano legalmente, subentra, a favore del coniuge cui non sia addebitabile la separazione, il diritto al mantenimento.
Il diritto al mantenimento consiste nella percezione di una somma di denaro che possa consentire all’ex coniuge di mantenere uno stile di vita simile a quello che aveva prima della separazione. Il mantenimento, dunque, può essere assegnato anche all’ex coniuge lavoratore.
Grazie all’assegno di mantenimento, il coniuge considerato più debole potrà, seppur separato, godere del tenore di vita precedente alla separazione, tutto questo però, solo se i suoi redditi non sono sufficienti a garantirgli “quel certo stile di vita”.
Al coniuge ritenuto “colpevole” della separazione, non verrà mai corrisposto alcun mantenimento a garanzia di un tenore di vita analogo a quello matrimoniale, anche se risulta “parte debole” e meno abbiente. Al coniuge ritenuto colpevole, però, può essere riconosciuto il diritto agli alimenti qualora fosse impossibilitato a lavorare.
Per valutare la situazione economica dei coniugi, il giudice dovrà verificare, attraverso la documentazione di entrambi, la necessità e l’entità dell’assegno di mantenimento.
L’entità dell’assegno alimentare è limitata ai bisogni primari e necessari. Al contrario, l’assegno di mantenimento fa riferimento non solo ai beni primari ma anche a quelli secondari.
In caso di figli
Per un approfondimento sulle spese ordinarie e straordinarie da tenere in conto con l’assegno di mantenimento, vi invitiamo a leggere l’articolo: Mantenimento figlio, spese straordinarie