Compenso amministratore del condominio: come si calcola la parcella per l’amministratore del condominio. La percentuale in caso di lavori straordinari e compenso extra. Informazioni e normative.
Compenso amministratore del condominio
La gestione delle parti comuni del condominio è un lavoro oneroso ma resta possibile, per le parti, concordare la gratuità dell’incarica. In altre parole, il compenso per gli amministratori del condominio non è obbligatorio. La retribuzione dell’amministratore del condominio è discussa con l’assemblea che ne determinerà sia l’esistenza, sia i termini.
L’art. 1135 del codice civile, al primo comma, chiarisce che l’assemblea ordinaria annuale deve deliberare non solo sulla nomina dell’amministratore di condominio ma anche sul suo eventuale compenso.
La Corte di Cassazione ha chiarito che l’amministratore del condominio ha diritto a una retribuzione in quanto svolge un’attività presuntivamente onerosa, tuttavia, in sede dell’Assemblea si può optare per lo svolgimento del mandato a titolo completamente gratuito.
Amministratore del condominio, chi lo paga
Sono gli stessi condomini che devono provvedere all’eventuale retribuzione dell’amministratore di condominio.
Il compenso dell’amministratore condominiale va ripartito tra i condomini secondo i millesimi di proprietà (in base alla tabella dei millesimali).
Come si calcola la parcella dell’amministratore di condominio?
Il calcolo del compenso dell’amministratore di condominio può vedere diverse modalità, salvo la possibilità dell’assemblea di stabilire, di volta in volta, un compenso. Detto ciò, non vi sono normative che impongono il calcolo di un compenso o percentuali fisse. In linea generale, l’amministratore del condominio e l’assemblea possono optare per tre diverse modalità di compenso:
- Un compenso forfettario omnicomprensivo, una somma pattuita che copre l’intera attività su base annuale.
- Un compenso parametrato al numero delle unità immobiliari.
- Un compenso misto, cioè che prevede una frazione fissa (compenso annuale forfettuario di base) e una componente variabile in base ai lavori e alle mansioni effettivamente svolte dall’amministratore di condominio.
La misura del compenso, inoltre, è soggetta dalle parti in regime di libera concorrenza. Per questo motivo il compenso dell’amministratore di condominio tende a essere molto basso e non proporzionale alle reali mansioni svolte con il lavoro di amministratore.
Non vi sono compensi medi nazionali, e la retribuzione per l’amministratore di condominio può subire molte oscillazioni anche tra comuni limitrofi. Su molti forum si legge che nei centri urbani medio-piccoli, il compenso elargito all’amministratore di condominio oscilla tra 5 e 7 euro al mese per unità immobiliare. Si tratta di informazioni diffuse nei forum online che, però, non hanno alcun riscontro statistico.
Mancato pagamento all’amministratore del condomnio
Come premesso, l’amministratore di condominio ha diritto a un compenso che va pattuito al momento della nomina. Il quattordicesimo comma dell’art. 1129 c.c. specifica che l’amministratore ha il dovere di comunicare l’importo dovuto a titolo di compenso per la propria attività chiarendo, in anticipo, con l’assemblea. Con la nomina, dunque, l’amministratore dovrebbe presentare un preventivo che dovrà essere oggetto di esame e approvazione dell’assemblea. Il compenso deve essere inserito, negli anni successivi, nel preventivo di gestione.
La nomina dell’amministratore di condominio può essere considerata nulla nel caso in cui dovesse mancare il preventivo del compenso.
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