Beni pignorabili e beni non pignorabili, quali sono. Cosa si può pignorare o meno per risarcire un debito. Vediamo cosa succede al debitore in caso di debiti con il fisco o creditori privati, e scopriamo nel dettaglio, i beni pignorabili e beni non pignorabili.
Quali siano i beni pignorabili e beni non pignorabili, lo stabilisce la legge con delle specifiche normative. Questa distinzione serve per evitare che vengano sottratti al cittadino, anche se debitore, beni che possano lenire il diritto alla dignità e alla vita.
In ogni caso, chi ha un debito, non può fare a meno di voler sapere quali siano i beni pignorabili e beni non pignorabili. Tutti i debitori si chiedono: Quali beni possono portarmi via? Questa è una domanda più che lecita, specialmente quando il pignoramento arriva da parte dell’Agenzia dell’Entrate e di Riscossione, per i debiti con il fisco. Vediamo nel dettaglio quali sono i beni pignorabili e quali no.
Beni pignorabili: dal pignoramento mobiliare a quello creditizio
I beni pignorabili sono tantissimi, la lista infatti è molto più lunga rispetto a quelli che non lo sono. In concreto però, anche se c’è una grande quantità di beni che possono essere sottoposti a pignoramento, non sempre questi sono oggetto di asportazione. La scelta dipende dall’entita del debito, ma anche da chi ne richiede il pagamento se lo Stato o un ente privato come ad esempio la banca.
Il pignoramento mobiliare: quali sono i beni asportabili
Uno dei primi pignoramenti che può essere messo in atto dall’ufficiale giudiziario al fine di ripagare un credito è quello mobiliare. Questo tipo di pignoramento è tra i più veloci ed economici, anche se in realtà viene considerato poco efficace. L’inefficacia del pignoramento mobiliare, deriva dal fatto che i beni asportati, vengono venduti dall’Istituto Vendite giudiziarie, ad aste sempre poco affollate e conosciute.
In ogni caso, se messo in atto, il pignoramento mobiliare viene eseguito da un ufficiale giudiziario che sceglierà di pignorare solo i beni d’immediato realizzo, ossia quelli che possono essere venduti più facilmente e velocemente.
I beni mobiliari pignorabili dall’ufficiale giudiziario sono:
- Gioielli
- Denaro contante(trovato per casa, e non all’interno di una cassaforte)
- Televisioni
- Computer
- Tappeti, quadri e oggetti d’arte di valore
- Smartphone e Tablet
Questi sono i principali beni sottraibili dal pignoramento mobiliare.
Anche in caso di beni mobiliari, non è possibile pignorare tutti i beni che sono posti all’interno di casseforti, bauli con la serratura o protetti con un lucchetto. Per forzare questi beni, bisogna ottenere prima l’autorizzazione del tribunale.
Altri beni mobiliari pignorabili, sono quelli utilizzati dal debitore per esercitare la propria professione artigianale o meno. Questi possono essere pignorati solo nei limiti di un quinto dell’intera attrezzatura in possesso del debitore.
Il pignoramento immobiliare: quali beni può vantare il creditore
Il pignoramento immobiliare viene messo in atto quando il debito ha raggiunto somme consistenti. Questa procedura è molto lunga e costosa, perciò si agisce in tale direzione solo in alcuni casi specifici. In questo caso, il creditore agisce richiedendo il pignoramento di uno o più immobili intestati al debitore. Il pignoramento immobiliare, si può estendere anche in caso di comproprietà, nei limiti della quota che spetta al debitore.
Nel caso in cui, il creditore sia il fisco, si può procedere al pignoramento dell’immobile solo se questo non rappresenti l’unica casa di proprietà, e il luogo dove il debitore ha fissato la sua residenza. Se invece il debitore possiede più di un’immobile è possibile eseguire il pignoramento dei beni immobiliari, a patto che il credito vantato sia superiore ai 120 mila euro.
Quali sono i crediti pignorabili?
Oltre a poter eseguire il pignoramento mobiliare e immobiliare, il creditore può richiedere anche il pignoramento presso terzi. Questo procedimento è messo in atto, nel momento in cui il debitore non possiede un’immobile, o il debito è inferiore ai 120 mila euro.
I crediti pignorabili sono:
Il conto in banca: questo può essere pignorato solo nella parte che eccede il triplo dell’assegno sociale. Se in banca il conto è al di sotto dei 1344,21 euro non è possibile procedere al pignoramento del bene.
La pensione: questa può essere pignorata al massimo di un quinto, a patto sempre che una volta effettuata la detrazione, l’importo della pensione non scenda al di sotto dei 672,10 euro.
Lo stipendio: anche questo può essere pignorato non oltre il quinto, solo nel caso in cui ci siano più debitori, è possibile procedere con il decurtamento dei 2/5 dello stipendio.
Canoni di locazione: in questo caso, il creditore può richiedere che il canone di locazione venga pagato direttamente a lui, sino al completo risarcimento del debito.
Quali sono i beni non pignorabili?
Oltre ai beni illustrati, esistono anche dei beni non pignorabili, questi sono considerati o di prima necessità o essenziali per il debitore e per i suoi familiari. I beni non pignorabili sono disciplinati dall’art.514 c.p.c.
I beni mobiliari non pignorabili sono: biancheria, vestiti, letti, sedie e tavoli, armadi, frigoriferi, stufe, fornelli a gas o a induzione, lavatrici, combustibili(es.legna, pellet, ecc…) libri, armi in dotazione ai militari.
Anche i beni che hanno un valore morale o affettivo non possono essere pignorati. Questi sono:
- oggetti di culto religioso
- fede nuziale
- scritti e album di famiglia
- corrispondenza privata
- animali da compagnia (senza fini produttivi o alimentari)
- animali impiegati per fini terapeutici
Crediti impignorabili: quali sono?
Tra i beni non pignorabili, ci sono alcuni crediti che non possono essere soggetti ad esecuzione forzata.
I crediti non pignorabili sono:
- Sussidi statali per la maternità
- Assegni familiari
- I crediti alimentari, dovuti in regime di separazione
- Enti assistenziali
- Fonti di reddito destinati al sostentamento di persone indigenti
Oltre a questi crediti, la legge impone che non siano considerati beni impignorabili le pensioni sociali Inps, in base, però, al reddito complessivo e al numero di familiari presenti nello stato di famiglia. Nel caso vi siano altre forme di reddito, il creditore può richiedere il pignoramento della pensione sociale sino a un massimo del 20% dell’importo al netto delle imposte.