Affittare casa agli studenti: quale contratto d’affitto è necessario, tasse da pagare, registrazione del contratto, suddivisione delle spese e consigli sui rischi da tenere in conto.
Per gli studenti universitari fuori sede è stato pensato un contratto di locazione specifico che prevede canone contenuti e flessibilità della durata. Al momento della stipula del contratto bisogna sfruttare il modello a uso transitorio. Vi sono vantaggi sia per il locatore (il padrone di casa) che per il locatario (l’inquilino studente). I principali vantaggi:
- L’inquilino ha la possibilità di portare in Detrazione Irpef il 19% del canone mensile versato fino a una spesa massima di 2.633 euro all’anno.
- Il proprietario o locatore, può scegliere il contratto d’affitto con cedolare secca così da non versare l’irpef.
Affittare casa agli studenti: cedolare secca
Il proprietario può scegliere la cedolare secca sugli affitti e così non versare l’Irpef. Il contratto d’affitto per studenti può avvalersi della cedolare secca. Tutte le informazioni sul contratto d’affitto con la cedolare secca e per calcolare a quanto ammonta la spesa, vi rimandiamo alla pagina dedicata: “cedolare secca sugli affitti“.
Cedolare secca, che cos’è
La cedolare secca è una imposta con aliquote fisse che sostituisce la tassazione Irpef. Grazie alla cedolare secca, il locatore (cioè il padrone di casa) non deve versare ne’ l’imposta di bollo, ne’ quella di registro ottenendo così un vantaggio economico sia al momento della registrazione del contratto di locazione, sia in caso di futuri rinnovi.
Se non volete aderire al regime della cedolare secca potete calcolare i costi di registrazione del contratto d’affitto consultando la pagina come registrare un contratto di locazione.
Le caratteristiche del contratto di locazione per studenti
Il contratto d’affitto per gli studenti, oltre a riportare le generalità delle parti coinvolte (locatore e locatario) e i dati relativi all’unità immobiliare, dovrà contenere anche dettagli sull’importo, scadenze e modalità di pagamento e durata.
Il contratto d’affitto per studenti ha una durata minima di 6 mesi e una massima di 36 mesi. Si può rinnovare alla prima scadenza a meno che il conduttore non decida di disdire. Dalla firma del contratto sarà necessario presentarne la registrazione, presso l’Agenzia delle Entrate, entro 30 giorni.
L’importo concordato, cioè il canone mensile, può variare a seconda delle caratteristiche dell’alloggio: posizione, condizioni, presenza di arredi… ma non deve eccedere le fasce previste dalla legge.
Consigli per scongiurare rischi
Affidare una casa a uno o più studenti può comportare alcuni rischi. In questo paragrafo vi forniremo consigli utili per tutelarsi al meglio.
Per scongiurare rischi inattesi per proprietario e inquilino, nel contratto è meglio specificare una forma di pagamento tracciabile come il bonifico bancario. In caso di pagamento in contanti, il locatore è tenuto a rilasciare una ricevuta di pagamento che indica importo e data.
In merito alle spese di registrazione del contratto di locazione, la Legge 27/7/1978 n. 392 (legge Equo canone), disciplina che le spese di registrazione del contratto di locazione sono a carico del conduttore e del locatore in parti uguali. In pratica studente e padrone di casa devono provvedere a coprire le spese di locazione.
Molto importante: nel contratto non deve mancare un deposito cauzionale. La cauzione tutela il padrone di casa e incentiva lo studente a non alterare l’abitazione per non perdere quel deposito. La cauzione, per legge, non può essere superiore a tre mensilità del canone. Il deposito cauzionale è produttivo di interessi legali che debbono essere corrisposti allo studente alla fine di ogni anno.
Modello per affittare casa agli studenti
Dal sito dell’Agenzia delle Entrate potete fare riferimento al Modello RLI, si tratta della Richiesta di Registrazione e adempimenti successivi così come previsto dall’art. 11 del DPR 26 aprile 1986, n. 131.
contratto di locazione a uso abitativo