Stretta di mano tra il primo ministro del governo di accordo nazionale libico Fayez Al Sarraj e il generale Khalifa Belqasim Haftar, a Villa Igiea, a Palermo, nel corso della Conferenza per la Libia. Insieme con i due leader, tra gli altri, il premier italiano Giuseppe Conte, quello russo Dmitri Medvedev, il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk e il ministro degli Esteri italiano Enzo Moavero Milanesi.
“Non bisogna cambiare il cavallo mentre si sta attraversando il fiume”, ha detto Haftar ad Al Sarraj, a quanto si apprende da fonti diplomatiche italiane. “Ovvero”, continuano le stesse fonti, “non c’è bisogno di cambiare Presidente prima delle elezioni”.
“Considero questa conferenza un successo, Palermo sarà ricordata come una pietra miliare nel cammino della Libia. Ho visto un grande senso di unità a sostegno del piano dell’Onu”, ha detto il rappresentante speciale dell’Onu in Libia, Ghassan Salamè, nel corso della conferenza stampa dopo il vertice.
“Ho visto diverse conferenze internazionali. Qualche riluttanza c’è sempre. Non credo che quello che è accaduto oggi con Haftar costituisca un nuovo ostacolo al processo politico. E i suoi rappresentanti me lo hanno confermato l’impegno nel processo politico, anche un’ora fa. Questo sostegno c’è, ovvero di un processo politico definito nel quadro delle nazioni unite”, ha poi detto Salamè a proposito della partecipazione “a latere” di Haftar al tavolo.
“Sarebbe velleitario dire che abbiamo risolto tutti i problemi, ma è stato fatto un passo avanti nel percorso, e noi ci poniamo come facilitatori”, ha affermato il premier Conte.
“Andiamo via da Palermo, ma portiamo con noi il sentimento di fiducia per una prospettiva di stabilizzazione della Libia. Non vogliamo illuderci, ma riteniamo che siano state poste delle basi importanti”, ha sottolineato.
“Il compromesso è l’arte della leadership e i compromessi si fanno con gli avversari, non con gli amici”. Conte aveva citato una frase di Nelson Mandela nel corso dell’incontro bilaterale nella tarda serata del 12 novembre con il generale Khalifa Belqasim Haftar, nell’ambito della Conferenza per la Libia, a Villa Igiea, a Palermo. Secondo quanto si apprende da fonti di Governo, Conte ha sottolineato l’importanza di raggiungere un compromesso per il bene del popolo libico. Le stesse fonti riferiscono di un incontro positivo, con Haftar che ha detto di considerare Conte un amico, che si fida molto di lui, e che la Conferenza è un’ottima occasione.