LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Secondo il rapporto annuale del World Press Freedom Index realizzato da Reporter senza frontiere, la libertà di stampa a Malta ha continuato a deteriorarsi. Malta si è classificata all’84° posto su 180 paesi, sei posizioni più giù rispetto al 2022.
Il rapporto rileva che i giornalisti a Malta devono far fronte a un ambiente altamente polarizzato e sotto la forte influenza dei partiti politici.
Sebbene l’inchiesta pubblica sull’assassinio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia si sia conclusa nel 2021, il rapporto afferma che il governo maltese era riluttante ad attuare le raccomandazioni elencate nel rapporto dell’indagine. L’inchiesta aveva concluso che lo Stato doveva assumersi la responsabilità dell’assassinio perchè ha creato un’atmosfera di impunità.
Nel rapporto si evidenzia che il Partito Laburista al potere esercita una forte influenza sull’emittente pubblica. Si avvale anche della pubblicità pubblica per esercitare pressioni sui media privati.
“Molti politici selezionano giornalisti specifici per interviste esclusive, mentre quelli considerati “ostili” vengono ignorati, compresi i media di partito”, sottolinea il World Press Freedom Index.
Per quanto riguarda il quadro giuridico maltese, mentre la libertà di stampa è garantita dalla Costituzione, il quadro normativo del paese non consente ai giornalisti di esercitare i propri diritti. E’ stato osservato che i media indipendenti sono discriminati nell’accesso alle informazioni, con le autorità locali sono arrivate a impugnare in giudizio ciascuna delle 40 richieste di accesso alle informazioni inviate da un media, bersagliandoli con un nuovo tipo di Causa strategica contro la partecipazione pubblica (SLAPP).
I giornalisti sono regolarmente gli obiettivi di SLAPP e i membri della famiglia della giornalista Daphne Caruana Galizia, uccisa nel 2017, sono persino presi di mira con cause postume per diffamazione.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).