“Abbiamo parlato di riorganizzazione dei servizi e della necessità di ridare all’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza la sua identità di punto di eccellenza per l’intero territorio: ho ascoltato le motivazioni dei medici e le problematiche da loro esposte, sono convinto che è stato compiuto un passo importante per ritornare ad una maggiore serenità”. Lo ha dichiarato oggi, a Potenza, l’assessore alla Salute e alle Politiche sociali della Regione Basilicata, Rocco Leone, al termine di un incontro con i direttori dipartimento dell’azienda regionale San Carlo di Potenza. La riunione era stata convocata dall’esponente dell’esecutivo Bardi per un confronto istituzionale finalizzato a riportare un clima di reciproca fiducia, dopo una lettera aperta in cui i professionisti dell’azienda ospedaliera avevano criticato alcune decisioni del direttore generale, Massimo Barresi, chiedendone la rimozione. Con l’assessore Leone c’era anche il consigliere regionale e segretario della IV Commissione – Politica sociale, Gerardo Bellettieri, mentre Barresi è rimasto seduto in prima fila, senza intervenire al dibattito e riservandosi di esporre il proprio parere in una riunione del collegio dei direttori in programma giovedì. “Credo che tutti – ha detto ancora l’assessore Leone – abbiano ora un animo più sereno. Mi sono rivolto agli attori del sistema sanitario del San Carlo: esistevano frizioni con il direttore Barresi, che spero ora siano chiarite. C’è tutta la buona volontà di recuperare un rapporto proficuo di collaborazione nell’interesse dei cittadini. Continuerò, naturalmente, a fare da mediatore tra le parti”. A nome dei 15 direttori sottoscrittori della lettera contro Barresi, ha parlato a margine della riunione Enrico Scarano, del Dipartimento Diagnostica per immagini.
“Non c’è stato – ha commentato – nessun ammutinamento, ma la voglia da parte di tutti gli operatori dell’ospedale San Carlo di far funzionare la Sanità in Basilicata. Non c’è nessuna strumentalizzazione politica, il nostro obiettivo – ha evidenziato – è quello di collaborare con la direzione strategica e con l’assessorato: non abbiamo alcun interesse e distruggere, vogliamo costruire, nonostante nel piano di riordino abbiamo subito una riorganizzazione che non ha tenuto conto delle nostre esigenze e della carenza del personale”.
